Il figlio di Alessandro Impagnatiello, killer di Giulia Tranontano, cambierà cognome: è la richiesta fatta dalla ex compagna dell’assassino alla Prefettura di Monza e Brianza.
La vertenza è stata presentata dinanzi alla Prefettura insieme all’avvocata della donna, Ersilia Solimene. Le motivazioni sono chiare e più che comprensibili: il cognome Impagnatiello era diventato per il bambino “motivo di disagio”. Le autorità hanno giudicato valide le “ragioni personali, psicologiche e sociali” legate all’istanza e pertanto hanno deciso di accettarla.
Dopo l’accoglienza della richiesta della Prefettura, il cambio di cognome sarà validato tra 30 giorni.
Il bambino, che al momento dell’omicidio aveva 6 anni, è figlio della passata relazione di Alessandro Impagnatiello, avuta ancor prima di conoscere Giulia Tramontano. Già durante il processo per l’omicidio, il Tribunale per i Minorenni di Milano aveva già fatto decadere la responsabilità genitoriale per l’uomo.
Inizialmente la richiesta della madre del bimbo non si limitava al cambio cognome. Infatti un’altra istanza chiedeva di poter aggiungere al bimbo di secondo nome “Santhiago”, ovvero come doveva chiamarsi il piccolo che Giulia Tramontano portava in grembo al momento della sua uccisione. La Prefettura però dinanzi alla richiesta si è limitata ad accogliere solo la vertenza di cambio cognome.
Fonte: Il Messaggero