“Ho poco tempo, aiutatemi così”. L’ultimo servizio di Nadia Toffa mai andato in onda con Le Iene

30 Settembre 2019 - 11:41

“Ho poco tempo, aiutatemi così”. L’ultimo servizio di Nadia Toffa mai andato in onda con Le Iene

“Ho poco tempo, aiutatemi così”. L’ultimo servizio di Nadia Toffa mai andato in onda con Le Iene

«Vedremo quanto tempo avrò ancora, ma non credo molto». Nadia Toffa sentiva che non sarebbe sopravvissuta alla malattia. Queste parole registrate in un video lungo venti minuti sembrano quasi il suo testamento. La conduttrice de “Le Iene” scomparsa il 13 agosto scorso per un cancro aveva chiesto alla sua redazione di aiutarla a realizzare un video per raccontare il suo anno di lotta. Era dicembre 2018.

È Davide Parenti, creatore del programma, ha parlato dell’esistenza di questo video girato esattamente un anno dopo la diagnosi, ma – come riporta il Corriere della Sera – ha spiegato di non essere pronto a mandarlo in onda: «Vedremo più avanti». La nuova stagione de “Le Iene” parte domani e nel ricordo della sua inviata e conduttrice. Il programma di Italia Uno è stato la sua casa per tanti anni e chi ci lavora la sua famiglia. E proprio le relazioni sono al centro del discorso di Nadia. Si sentiva cambiata, ma pronta a ricordare quello che di più bello aveva vissuto, sempre con il sorriso.

«La sorpresa è che vorrei incontrare amici, vecchi, nuovi, persone care, parenti, colleghi che hanno lasciato un segno in questo mio ultimo anno tremendo, persone che contano davvero. Vorrei che tu mi aiutassi a filmare questi incontri», aveva detto invitando l’autore Giorgio Romiti a casa sua con la telecamera.

In una clip in cucina con i capelli corti e spettinati spiega: «In questo ultimo anno sono cambiata tantissimo, non è il quanto vivi, ma come vivi. Quando muore una persona, trovo stupida la domanda: quanti anni aveva? Non contano gli anni, ma se hai vissuto intensamente. Io sto facendo il possibile per ritardare la mia morte, tutte le cure possibili. Vedremo quanto tempo avrò ancora, ma non credo molto».

Fonte: Leggo.it