«HA SOLO UN OCCHIO PIGRO» Era un tumore al cervello e gli restano pochi mesi di vita

16 Aprile 2019 - 13:28

«HA SOLO UN OCCHIO PIGRO» Era un tumore al cervello e gli restano pochi mesi di vita

«HA SOLO UN OCCHIO PIGRO» Era un tumore al cervello e gli restano pochi mesi di vita

“Le nostre vite sono state spezzate nel giro di 10 minuti”. È una famiglia devastata quella di Charlie, il bimbo di 9 anni a cui i medici hanno diagnosticato un tumore al cervello molto aggressivo e in fase terminale. Papà Tony e mamma Soeli Stephenson, di Martham, Regno Unito, hanno raccontato l’incubo in cui sono piombati a febbraio scorso al Daily Mail. Erano convinti che Charlie avesse solo l’occhio ‘pigro’, una condizione comune nei bambini, soprattutto quando nascono prematuri, e tutto che si sarebbe risolto con l’utilizzo di occhiali correttivi.

Ma purtroppo non era così. Un paio di mesi fa medici specializzati, al termine di una serie di accertamenti più approfonditi, hanno confermato che Charlie ha un raro glioma pontino diffuso. “Gli restano pochi mesi, al massimo un anno, di vita perché il tumore è inoperabile. E in brevissimo tempo perderà la vista, la capacità di comunicare e il coordinamento dei movimenti, dal momento che la massa preme sui nervi cruciali”, ha spiegato il papà al Daily Mail.

Il figlio aveva cominciato a mostrare un occhio pigro a inizio 2019. Poi i genitori hanno notato che quello stesso occhio era girato verso l’interno, dunque hanno portato il bimbo a una visita di controllo e poco dopo, all’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge, è arrivata la diagnosi choc. Era il 12 febbraio scorso. Ora gli Stephenson, che hanno lasciato il lavoro per dedicarsi completamente a Charlie, stanno raccogliendo fondi online per cercare di fargli avere tutte le cure possibili ad aumentare, anche se di poco, la sua aspettativa di vita.

“Non avrei mai pensato che quest’occhio pigro fosse sintomo di un tumore al cervello, anche perché non ne aveva altri – ha raccontato sempre il papà di Charlie-. È stata una notizia devastante. Ci hanno già detto che tra 6 mesi potrebbe non poter più camminare, parlare, alimentarsi. È una situazione dura per tutti, figuriamoci per un bambino di 9 anni. Le nostre vite sono state spezzate nel giro di 10 minuti”. “Ci hanno anche detto – ha proseguito – che il tumore si trova in un punto in cui sarebbe stato difficile arrivare, aggiungendo che il tasso di sopravvivenza è praticamente uguale allo zero”.

Il glioma pontino diffuso è una forma tumorale che si trova nella parte di cervello chiamata ponte che controlla le funzioni corporee essenziali come il battito del cuore, la respirazione, la deglutizione, il movimento degli occhi, la vista e l’equilibrio. “Al momento Charlie si sta sottoponendo alla radioterapia palliativa che potrebbe concedergli qualche mese di vita in più ma non abbiamo garanzie. Stiamo cercando di fargli avere il sorriso finché ce le fa e di mantenere viva in lui la speranza”.