Francesca, morta in sala parto. La decisione del padre del piccolo dopo la tragedia

14 Marzo 2019 - 17:03

Francesca, morta in sala parto. La decisione del padre del piccolo dopo la tragedia

Francesca, morta in sala parto. La decisione del padre del piccolo dopo la tragedia

Francesca Schirinzi ha dato alla luce un bambino sano ma non ha neppure avuto il tempo di gioire per il lieto evento. Pochi minuti dopo il parto all’ospedale di Oderzo (Treviso) la donna, una trentaquattrenne pugliese che viveva ad Annone Veneto (Venezia), ha avuto un primo improvviso arresto cardiaco. E nonostante gli sforzi dei medici che nel corso della notte tra martedì e mercoledì hanno fatto il possibile per rianimarla, il cuore di Francesca ha smesso di battere mentre suo figlio aveva solo poche ore di vita.

È stata la direzione dell’ospedale di Oderzo a darne notizia ricostruendo la tragedia. “In questo momento difficile siamo vicini alla famiglia e all’équipe sanitaria – ha detto il direttore generale, Francesco Benazzi –. Nel caso la famiglia lo ritenga opportuno siamo a disposizione per fornire supporto psicologico”. Ora la famiglia vuole capire che cosa è accaduto.

“Tragico pensare che nel 2019 si muore di parto” – Francesca Schirinzi era originaria di Castrignano del Capo (Lecce) e da qualche anno si era trasferita in Veneto. Come ricordano i quotidiani locali, la trentaquattrenne era sposata con un giovane pugliese e la coppia aveva già una figlia di quattro anni.

Per il bambino nato l’altra sera avevano scelto il nome Marco: a quanto si apprende, dopo il dramma il padre avrebbe deciso di chiamare il figlio Marco Francesco aggiungendo dunque anche il nome della madre.

“La nostra comunità è sconvolta da questa notizia che non avremmo mai voluto ricevere –  ha commentato il sindaco di Castrignano del Capo, Santo Papa – è ancora più tragico pensare che nel 2019 si possa ancora morire per parto naturale.

Il dolore sui social – Tante persone, dopo aver appreso la notizia della tragica scomparsa della giovane mamma, hanno affidato il loro dolore ai social. “Siamo, siamo come una biro con cui scriviamo fluidamente i pezzi di racconto della nostra vita, una biro che poi inizia a scrivere a tratti e d’improvviso siamo, restiamo una goccia d’inchiostro che si dissolve nell’acqua. Non siamo proprio niente su questa Terra, se non una volontà del cielo, Forse. R.I. P. Francesca”, ha scritto una cugina su Facebook. “Mi è crollato il mondo addosso”, il commento di un’altra utente.