Esempio di solidarietà: bambini abruzzesi rinunciano alla gita a Roma per non lasciare solo amico disabile

18 Febbraio 2023 - 11:46

Esempio di solidarietà: bambini abruzzesi rinunciano alla gita a Roma per non lasciare solo amico disabile

Un gesto di grande solidarietà è stato compiuto da una scolaresca dell’Istituto comprensivo di Trasacco, in provincia de L’Aquila. Durante una gita a Roma, il loro compagno disabile non è riuscito a scendere dal bus a causa della rottura della pedana per disabili. Invece di lasciarlo indietro, i bambini hanno deciso di restare con lui, rinunciando così alla gita tanto attesa che prevedeva il rientro in giornata.

I bambini, tutti di età compresa tra gli 8 e i 9 anni, si trovavano nella Capitale per una giornata all’insegna della cultura e del divertimento. La prima tappa era la visita alla mostra di Van Gogh, mentre la seconda prevedeva un giro per le strade di Roma, tra monumenti e luoghi simbolo della Città Eterna.

Ma, durante il tragitto da Palazzo Bonaparte al centro storico, la pedana per disabili si è rotta e il loro amico non avrebbe potuto scendere.

Dopo diversi tentativi falliti di sistemarla, ai compagni del bambino è stato chiesto di proseguire la gita come previsto. Tuttavia, gli altri bimbi hanno deciso di restare con lui, dimostrando un grande gesto di inclusione e solidarietà.

Il dirigente scolastico, Piero Buzzelli, ha spiegato al quotidiano Il Centro che “i bambini hanno detto che senza il loro amico non sarebbero mai scesi. Hanno dato una lezione a tutti”. Il comportamento dei bambini è stato molto apprezzato dalla scuola e dai loro genitori, dimostrando il vero significato dell’inclusione e della solidarietà.

La gita è stata sospesa e i bambini sono tornati a casa con il loro compagno disabile, dimostrando ancora una volta che la solidarietà non ha confini né limiti. Questo gesto dovrebbe essere un esempio per tutti, in un mondo dove troppo spesso le differenze sono motivo di esclusione e discriminazione. La scolaresca dell’Istituto comprensivo di Trasacco ha dimostrato che l’inclusione è possibile e che la solidarietà è il vero motore del cambiamento sociale.