Elezioni,SI:”Ci siamo per l’accordo con PD,ma chiediamo di estenderlo anche al M5s”.

6 Agosto 2022 - 14:43

Elezioni,SI:”Ci siamo per l’accordo con PD,ma chiediamo di estenderlo anche al M5s”.

Sinistra Italiana ufficializza  l’accordo con il Partito Democratico. L’assemblea di Si con il 61% di voti favorevoli e il 5% di astensioni dà l’ok alla linea di Fratoianni, che oggi pomeriggio 6 agosto avrà un nuovo faccia a faccia con Enrico Letta, assieme al leader dei Verdi Angelo Bonelli. Questo il comunicato del partito: «L’Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana dà mandato al Segretario Nazionale e alla Segreteria di verificare la possibilità di stringere un accordo con il Partito Democratico sui collegi uninominali, tale da contrastare con la massima efficacia possibile la forza elettorale della coalizione di destra; di lavorare perché tale accordo sia esteso anche al M5S, e porti alla candidatura di importanti personalità del mondo del lavoro, della cultura, dell’associazionismo e dei movimenti democratici, progressisti ed ecologisti».

Da parte dei dirigenti di Sinistra italiana viene ribadito il rifiuto del «diritto di tribuna» offerto ai leader dei partiti minori da parte di Letta. Viene invece confermata l’intenzione di formare «un’alleanza con Europa Verde-Verdi e di concludere con la massima celerità i passaggi necessari a trasformarla in una lista elettorale comune; di garantire in questo contesto alla lista e al nostro partito totale autonomia in termini di programma, lista e prospettiva politica».

I temi del programma su cui Sinistra italiana insiste trovano diversi punti in comune con quelli finora sostenuti dal M5s, a cominciare dal «contrasto all’energia fossile a vantaggio di quella rinnovabile; dalla dignità, stabilità e giusta remunerazione del lavoro; dal rilancio del ruolo economico dello Stato; dall’estensione del welfare, compreso il Reddito di cittadinanza; dalla legalizzazione della cannabis ed eutanasia, dalla promozione dell’uguaglianza di genere; dall’impegno per la pace, il disarmi e il taglio della spesa militare».