«E’ il diavolo in persona». Uccide il figlio di 5 anni con 75 pugnalate, ma il giudice lo assolve

30 Luglio 2019 - 11:37

«E’ il diavolo in persona». Uccide il figlio di 5 anni con 75 pugnalate, ma il giudice lo assolve

«E’ il diavolo in persona». Uccide il figlio di 5 anni con 75 pugnalate, ma il giudice lo assolve

Un padre uccide il figlio di cinque anni convinto che fosse il diavolo. La storia drammatica arriva dall’Australia, dove in questi giorni l’uomo è stato ritenuto non colpevole perché affetto da malattia mentale.

Secondo quanto riportano i media locali, i fatti risalgono all’8 giugno del 2018, quando l’uomo, 38 anni, ha pugnalato per ben 76 volte il corpicino del suo bambino di appena cinque anni. Il giudice ha scagionato il 38enne dall’accusa di omicidio perché affetto da schizofrenia.

Quando ha ucciso il suo bambino, il papà non si è reso conto di quanto stava facendo. Quell’8 giugno di poco più di un anno fa, il piccolo era rimasto a casa con il padre, mentre la mamma e la nonna erano uscite.

Il bambino stava dormendo in camera della nonna, quando il padre, in preda a un attacco, è andato in cucina, ha afferrato un coltello e si è scagliato contro il corpo indifeso del figlio. Quando la polizia è arrivata a casa, il padre ha detto agli agenti: “Ho appena ucciso mio figlio. Mi sento male. Pensavo che il mio bambino fosse Satana. Beh lo so che lo è, ma ora è morto”.

E ha continuato ancora: “Il bambino stava cercando di lacerare la mia anima… Sapevo che era la cosa giusta da fare, ma non sapevo quanto tempo avremmo avuto prima del giorno del giudizio”. L’uomo ha ripetuto queste parole in aula, davanti ai familiari del bambino.

Quando questi hanno ascoltato le parole dell’uomo hanno iniziato a urlare contro di lui che non era affatto necessario ripetere quelle cose. Ma la famiglia era ben consapevole delle condizioni di salute dell’uomo e, infatti, hanno perdonato il 38enne.

La storia della morte del piccolo diventa ancora più drammatica se si pensa che la malattia era stata diagnosticata all’uomo nel 2003 e appena due giorni prima dell’assassinio brutale del bambino, la madre e il suo nuovo compagno avevano tentato di far ricoverare in ospedale, ma non c’erano letti disponibili.

Solo qualche giorno prima dell’orribile omicidio, l’uomo aveva confessato di credere che il figlio fosse Satana. La nonna del bambino ha raccontato a un medico di temere per la sicurezza del nipote: “Temo che mi sveglierò e troverò mio nipote morto”.

Il peggior incubo della donna si è avverato in quel drammatico 8 giugno, quando, tornata a casa, la donna ha trovato il bambino riverso a faccia in giù sul suo letto, senza vita. Poi la donna ha preso il corpicino del piccolo e l’ha portato all’ospedale pediatrico di Westmead, ma per lui non c’era più nulla da fare.

Due medici psichiatrici hanno stilato un report sulla salute mentale dell’uomo: il 38enne avrebbe agito sotto una “convinzione delirante” che il figlio fosse il diavolo. (Tpi)