«Culle vuote in Italia». Spaventoso crollo delle nascite, anche il numero dei bimbi stranieri cala: è crisi

29 Novembre 2018 - 11:50

«Culle vuote in Italia». Spaventoso crollo delle nascite, anche il numero dei bimbi stranieri cala: è crisi

«Culle vuote in Italia»: Spaventoso crollo delle nascite, anche il numero dei bimbi stranieri cala

L’Italia lascia le culle vuote. Il numero di nuovi nati, infatti, continua a diminuire. Con 458.151 bambini registrati all’anagrafe, nel 2017 si registra un calo di circa 15mila nuove nascite rispetto al 2016. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Istat relativo sulla natalità e fecondità. Il calo è marcato tra le coppie di genitori entrambi italiani, che scendono a 358.940 nel 2017 (14mila in meno rispetto al 2016 e oltre 121mila in meno rispetto al 2008). Nell’arco di tre anni (dal 2014 al 2017), sono nati 45mila neonati in meno, mentre rispetto al 2008 sono quasi 120mila. Il trend iniziato nel 2008 con la crisi economica è ormai diventato strutturale, come sottolinea l’Istat.

Numero figli

Il numero medio di figli per donna continua a decrescere: si va dai 2,5 figli delle nate nei primissimi anni Venti, ai due figli delle generazioni dell’immediato secondo dopoguerra fino a raggiungere il livello stimato di 1,44 figli per le attuali 40enni. Le donne italiane hanno in media 1,24 figli (1,34 nel 2010), mentre le cittadine straniere residenti 1,98 (2,43 nel 2010). Il primato della fecondità resta alla provincia di Bolzano, seguita da Trento.
Il calo delle nascite registrato da Istat riguarda in particolare i primi figli, diminuiti del 25% rispetto al 2008. Ma sono in calo anche i figli successivi al primo: -17% negli ultimi dieci anni.

Sono diminuiti sensibilmente, inoltre, i nati da coppie sposate (-147mila dal 2008). In base allo studio, questo netto calo è in parte dovuto all’andamento dei matrimoni, che hanno toccato il minimo nel 2014 per poi risalire lievemente. Così, nonostante il calo generale, sono aumentati i figli nati fuori dal matrimonio (141mila nel 2017).
L’Italia non fa più figli ma, in un certo senso, sembra non curarsene. È infatti uno dei paesi che investe meno in Europa nelle politiche familiari. (Leggo)