«Credevo fosse influenza» Si sveglia con febbre alta per giorni poi la terribile scoperta: giovane mamma rischia di morire

28 Ottobre 2018 - 12:00

«Credevo fosse influenza» Si sveglia con febbre alta per giorni poi la terribile scoperta: giovane mamma rischia di morire

«Credevo fosse influenza» Si sveglia con febbre alta per giorni poi la terribile scoperta: giovane mamma rischia di morire

Amanda Stanley, una trentasettenne del Massachusetts mamma di due bambini, ha raccontato di aver rischiato di morire dopo aver contratto la sindrome da shock tossico a quanto pare a causa di un assorbente interno. All’interno del suo corpo era rimasto un frammento del rivestimento del tampone e sarebbe stato proprio quello a provocare la malattia. La donna ha raccontato di essersi svegliata il 13 luglio scorso con la febbre alta e con sintomi simili a quelli dell’influenza. Ha subito preso un appuntamento col medico e solo dopo diverse analisi ha scoperto di avere una brutta infezione da streptococco A. I medici però non capivano come avesse contratto quell’infezione e tutto è apparso più chiaro nel momento in cui la stessa Amanda, andando in bagno, ha notato un frammento di tampone sulla carta igienica. A quel punto i medici le hanno diagnosticato la sindrome da shock tossico, provocata appunto da quel frammento rimasto nel suo corpo non si sa per quanto tempo.

In ospedale

I medici le hanno spiegato che se fosse arrivata in ospedale solo 24 ore dopo avrebbe rischiato la vita. “Stavo bene il giorno prima e avevo passato la giornata in giro con i miei due figli, ma quando mi sono svegliata quel venerdì ho dovuto chiamare il loro papà e chiedergli di venire a prenderli perché io sapevo che stavo troppo male per prendermi cura di loro”, ha raccontato Amanda ricordando i primi sintomi della malattia. Non riusciva neppure a guidare per andare dal medico. Ma ha aggiunto anche di sentirsi fortunata dato che hanno scoperto in tempo il suo problema: “Sono stata davvero fortunata a notare il pezzo di tampone, così mi hanno potuto curare rapidamente”. Dopo un ciclo di antibiotici la donna ha potuto lasciare l’ospedale. (Fanpage)