Coronavirus, torna l’assalto ai supermercati per il terrore di un nuovo lockdown 

23 Ottobre 2020 - 19:42

Coronavirus, torna l’assalto ai supermercati per il terrore di un nuovo lockdown 

Coronavirus, torna l’assalto ai supermercati per la paura di un nuovo lockdown. Anche Napoli ripiomba nell’incubo lockdown. Sembra di essere tornati ai primi giorni di marzo. Dopo il discorso di questo pomeriggio fatto dal Governatore della Campania Vincenzo De Luca, dove annunciava la probabile chiusura della Regione per un mese per frenare l’esplosione del contagio, sembra che i supermercati della città, siano stati subito presi d’assalto proprio come accadde quando Giuseppe Conte comunicò al Paese la necessità di chiudere tutto e rimanere a casa.

Numerose sono state le segnalazione sui gruppi social che annunciavano la presa d’assalto dei negozi di alimentari: scaffali vuoti, carrelli pieni, persino qualche litigio per accaparrarsi l’ultima confezione di acqua.

Sono iniziati a diminuire soprattutto farina, lievito, cibo in scatola e altri prodotti facilmente conservabili. «Sono stata a fare la mia solita spesa settimanale in un grande supermercato del mio quartiere.

La fila per le casse partiva dall’ingresso e la gente si affannava nell’acquistare qualsiasi cosa. Una cosa che non viene rispettata, ma questo anche a marzo, è la distanza interpersonale tra i vari corridoi, ma soprattutto in fila: la gente si attacca addosso e per parlare si abbassa la mascherina…».

Il discorso di oggi di De Luca

“Oggi siamo chiamati a prendere decisioni forti, definitive ed efficaci, per far fronte a una situazione che è diventata pesante” dice nel corso di una diretta Facebook. Nella Regione oggi i contagi sono stati 2280.

“Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi in maniera insostenibile la situazione dell’epidemia. Per questo io ritengo che non ci sia più un’ora di tempo da perdere e perfino l’ordinanza che entra in vigore oggi è già superata dai dati del contagio con i quali dobbiamo fare i conti. Io credo che dobbiamo decidere oggi, non domani, non fra una settimana, perché davvero non abbiamo più davanti tempo da perdere”. “Avevamo immaginato una chiusura parziale – ha spiegato De Luca – ma per i dati che abbiamo non basta più neanche questo. Dobbiamo decidere di chiudere tutto”.