Confessione choc della virologa: «Covid creato in laboratorio. Ho le prove»

24 Settembre 2020 - 18:03

Confessione choc della virologa: «Covid creato in laboratorio. Ho le prove»

La virologa Li-Meng Yan continua la sua personale battaglia contro le autorità cinesi ribadendo l’origine artificiale del coronavirus, che secondo la dottoressa sarebbe stato creato in laboratorio. Intervistata da Maria Luisa Rossi Hawkins per News Mediaset, la virologa ha inoltre aggiunto come a breve sarà pubblicato un ulteriore rapporto che conterrà tutte le informazioni necessarie a capire come il coronavirus sia stato creato e chi sarebbe stato dietro al progetto.

Coronavirus, creato in laboratorio?

“Non ci troviamo davanti a un virus naturale, ma a un patogeno artificiale rilasciato da un laboratorio”, come riporta Notizie.it, così ha affermato la dottoressa Yan durante l’intervista, specificando come a suo dire anche le organizzazioni internazionali stiano occultando la realtà dei fatti in accordo con le autorità di Pechino: “Nessuno sta dicendo la verità: anche l’Oms collabora con il Partito Comunista Cinese”.

“Presto pubblicherò un altro rapporto, oltre a quello che ho già diffuso. Conterrà molti dettagli specifici su come sia stato sviluppato il virus e su chi era in possesso delle sostanze utilizzate. A quel punto tutti potranno vedere che ho ragione”, la virologa ha inoltre raccontato di come diversi suoi colleghi le abbiano intimato di non parlare dell’origine artificiale del coronavirus, ma la Yan non intende piegarsi alla versione ufficiale fornita dal governo cinese: “Il mercato di Wuhan è soltanto una scusa, non c’entra con la diffusione del virus”.

A chi la accusa di diffondere ipotesi scientifiche prive di fondamento o peggio di speculare sulla pandemia per ottenere visibilità mediatica, la Yan replica: “Lavoro in questo campo da anni, sono ai vertici della ricerca e so come funziona. Lo studio che ho pubblicato è molto chiaro: gli scienziati e le riviste che mi hanno criticato non l’hanno esaminato con attenzione, si sono fidati di ciò che è stato filtrato dalla bocca di altri accademici“.