Chiedevano soldi per bimbi malati di tumore e invece intascavano tutto

25 Settembre 2019 - 13:01

Chiedevano soldi per bimbi malati di tumore e invece intascavano tutto

Chiedevano soldi per bimbi malati di tumore e invece intascavano tutto

Approfittavano della generosità delle persone per convincerle a versare denaro per una immaginaria causa benefica a favore dei bimbi malati di tumore ma invece intascavo tutti i soldi raccolti dileguandosi nel nulla.

Per questo tre persone, due uomini e una donna, sono stati denunciati dia carabinieri delle Stazioni di Bonefro e Colletorto, in provincia di Campobasso, dove si aggiravano per strada in cerca di persone da ingannare.

Come ricostruito dai militari dell’arma, i tre, con tanto di cartellino, si presentavano come volontari di un’associazione con sede in Campania, dove anche loro sono residenti, e chiedevano offerte per iniziative a favore dei bambini malati e ricoverati in reparti oncologici di varie strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale.

In realtà nell’associazione che citavano, che esiste veramente, nessuno li aveva mai visti. I tre infatti non erano affatto volontari dell’associazione  che, contatta dai carabinieri, ha confermato di non aver autorizzato nessuno a raccogliere fondi per suo conto in quella zona.

I tre invece sfruttavano il loro della onlus per battere a tappeto molti paesi del basso Molise dove pensavano di poterla fare franca e intascare un bel gruzzolo. Per essere più convincenti mostravano anche depliant esplicativi delle opere di beneficenza, tesserini di riconoscimento e false autorizzazioni arrivando persino a rilasciare quella che agli altri appariva una regolare ricevuta. Qualcuno però si è insospettito di quelle loro insistenze e li ha segnalati alle forze dell’ordine.

Quando sono stati fermati dai militari, i tre avevano in tasca circa 400 euro, frutto dei versamenti di cittadini generosi che son stati sequestrati. Per i tre è scattata la denuncia per truffa in concorso, aggravata e continuata e la loro posizione è sta segnalata alla Procura della Repubblica di Larino in attesa di altri accertamenti a loro carico. (Fanpage)