Caso Denise Pipitone: l’ex pm di Marsala Maria Angioni indagata per false dichiarazioni

23 Giugno 2021 - 8:22

Caso Denise Pipitone: l’ex pm di Marsala Maria Angioni indagata per false dichiarazioni

Interrogata Maria Angioni, l’ex pm di Marsala, ora giudice del lavoro a Sassari. Fu lei che indagò sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone, la bambina sparita l’1 settembre del

2004 a Mazara del Vallo. Ha ricevuto un invito a comparire e l’informazione di garanzia. E’ indagata per false dichiarazioni a pubblico ministero dalla Procura di Marsala. Angioni,

con sorprendenti e continue dichiarazioni ai media, aveva rilevato tentativi di depistaggio, connivenze e falle gravissime nell’inchiesta sulla scomparsa della bambina che lei aveva

condotto 17 anni fa. A seguito delle sue dichiarazioni alla stampa, nelle scorse settimane è stata sentita come testimone dai magistrati della Procura di Marsala ai quali,

durante sommarie informazioni, avrebbe confermato le accuse lanciate in tv. Le circostanze riferite dall’ex pm, diventate oggetto di indagini dei colleghi marsalesi, non hanno

però trovato riscontro: da qui la incriminazione per false dichiarazioni a pm. Nel corso del lungo interrogatorio di ieri la donna non sarebbe tornata sui suoi passi. Le dichiarazioni della pm

Angioni – “La mia idea è che Denise sia viva perché non ci sono elementi che provino che è morta. Secondo la mia idea qualcuno l’ha sistemata affinché stia bene”, aveva dettola ex

pm in tv, aggiungendo poi: “Penso che sia sia stata collocata in qualche famiglia, ma in un contesto internazionale”. Dichiarazioni che non erano piaciute alla stessa Piera Maggio e al suo

avvocato che avevano ricordato come in passato vi erano stati già mitomani che avevano battuto su questo punto. “Io capisco la buona fede di tutti ma invito alla cautela, alla calma, di

non fare allarmismi in rete, non è bello neppure per me sentire in tv che sarei nonna, che Denise sarebbe mamma, ciò non significa che le segnalazioni non devono essere fatte, ma fare

prima accertamenti prima di far finire tutto in tv, altrimenti si crea solo confusione, a chi ascolta e a noi genitori” aveva spiegato la madre di Denise. “Se, come si pensa, la fonte

del magistrato è un ex detenuto di origine magrebina, è opportuno precisare che il soggetto in questione è noto a Marzara del Vallo per essere un mitomane. Mitomane che, da ben

10 anni, si intrufola a vario titolo con dichiarazioni in ogni caso di cronaca eclatante. Capisce che così argomentando è difficile poter pensare che le affermazioni dell’ex magistrato

possano risultare fondate” ha spiegato invece a Fanpage.it la criminologa Anna Vagli. “Non sono sorpresa di essere indagata, ma sono molto seccata, mi aspettavo di ricevere l’avviso di

garanzia. Tanto è vero che prima di riceverlo ho presentato un esposto contro i pm”, così la giudice Maria Angioni ha commentato a caldo la notizia dell’indagine a suo carico per false

dichiarazioni ai pm sul caso Denise Pipitone. “Quando ho parlato ho dato fastidio a qualcuno. Me lo aspettavo perfettamente. Quando la gente si chiedeva perché io non avessi parlato nei 17

anni prima. Perché è chiaro che una volta che ho parlato qualcuno si è infastidito e che ci sarebbe stata una reazione” ha spiegato la ex pm all’Adnkronos, aggiungendo:

“Non so se questo ha portato all’avviso di garanzia, ma so che dopo avere reso sommarie informazioni, lo scorso 3 maggio mi aspettavo di essere indagata”.“Sono un po’ seccata, tutto

questo è un po’ faticoso ma il vantaggio è che ho potuto fare domanda per avere la copia degli atti del processo Denise che è passato in giudicato, perché non li avevo quegli atti”.

“Il 14 maggio ho depositato il primo esposto contro i pm, il 4 giugno ho poi saputo informalmente dell’avviso di garanzia e il 18 giugno me lo hanno notificato e mi hanno anche notificato l’interorgatorio” ha rivelato ancora Angioni concludendo.