Boom di contagi in Campania, il Governatore: «Non riapro le scuole»

28 Agosto 2020 - 16:01

Boom di contagi in Campania, il Governatore: «Non riapro le scuole»

«Faccio un appello al personale scolastico che ha già dato prova di eccezionale responsabilità. Chiedo ai docenti di fare uno sforzo, di sottoporsi tutti al controllo sierologico, a cui dovrà fare seguito poi un controllo con il tampone». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della tradizionale diretta Facebook del venerdì.

«In Campania – ha spiegato De Luca – abbiamo 200mila dipendenti nelle scuole pubbliche e private: se abbiamo una media del 10% di persone

positive, sono 20mila persone positive; con la media del 5% di contagi sono 10mila persone. Parliamo di numeri importanti. Se vogliamo dare

sicurezza alle famiglie dobbiamo garantire che il personale sia stato controllato».

TERMOSCANNER. «In Campania stiamo acquistando 1500 termoscanner che intendiamo dare gratuitamente alle scuole per misurare la

temperatura degli alunni». «Dare l’incarico alle famiglie di misurare la temperatura dei ragazzi che vanno a scuola – ha spiegato De Luca – è una

cosa irrealistica, è una finzione. La mattina la gente fa fatica anche a prepararsi il caffè, va di fretta. Pensiamo davvero che possiamo delegare alle

famiglie l’onere di misurare la temperatura? Sarebbe bello, ma la realtà ci dice che non sarà così per una parte ampia di alunni».

Per questo, ha aggiunto De Luca, «stiamo acquistando 1500 termoscanner per misurare la temperatura agli alunni. Si rallenta l’ingresso nelle scuole? Bene, facciamo gli orari scaglionati, mettiamoci mezz’ora di tempo in più, ma se hai ragazzo positivo che facciamo, mettiamo in quarantena tutta la scuola?».

«Questi 180 contagi – ha spiegato De Luca – sono risultato anche della catena di contagi che abbiamo ricostruito rispetto ai positivi dei giorni

scorsi. Quando diciamo che abbiamo avuto 130 positivi, dobbiamo sapere che poi le Asl attivano i controlli sui contatti stretti, che ti porta ad

individuare altri positivi. Ma se non facciamo oggi questo lavoro noi ci prendiamo in giro, perché questo vuol dire che tra un mese o due mesi

avremo davvero dati drammatici».

ANNO SCOLASTICO. «Ai sindaci che mi hanno mandato la lettera per chiedermi di posticipare l’apertura dell’anno scolastico dico che

valuteremo in maniera definitiva sull’apertura dell’anno scolastico da qui a una settimana, quando avremo certezze sui nodi che segnaliamo: s

creening sul personale scolastico, misurazione delle temperature, aule disponibili, trasporto scolastico». «Questi problemi vanno affrontati e in tempo utile – ha aggiunto – altrimenti facciamo un disastro. Non lo dico per cattiveria, ma per questioni di merito che vanno risolte. Siamo l’unica Regione in Italia che ha detto al Governo che sono degli irresponsabili a fissare l’apertura delle scuole il 14 e le elezioni il 20 settembre. Ma ora dobbiamo risolvere il problema, lasciamo perdere il passato».

Fonte: Ilroma.net