Bimba di 5 anni costretta a vivere tra spazzatura, blatte e fetore. Colpa della mamma

11 Marzo 2019 - 11:51

Bimba di 5 anni costretta a vivere tra spazzatura, blatte e fetore. Colpa della mamma

Bimba di 5 anni costretta a vivere tra spazzatura, blatte e fetore. Colpa della mamma

Per salvarla dalle condizioni disastrose in cui viveva i poliziotti hanno dovuto indossare delle tute di protezione. Ma la piccola che è stata soprannominata “Mowgli”, in quelle condizioni disastrose, ci viveva. A 5 anni, quando è stata salvata, non sapeva parlare e non aveva alcuna competenza sociale. Viveva in condizioni pietose: in una casa piena di spazzatura infestata dalle blatte. Non solo: la bambina – il cui vero nome è Lyubov – era costretta a vivere nuda, è stata trovata disidratata e profondamente malata dopo che sua madre Irina Garashchenko, di 47 anni, è stata assente per giorni dal suo appartamento di Mosca, quello dove è stata ritrovata la bambina.

La piccola, che è stata ritrovata mentre quasi moriva di fame, viveva in quella specie di tana circondata dalla spazzatura e dalle blatte. Una storia allucinante che fa veramente male. Tanto per dare una misura delle condizioni imbarazzanti dell’appartamento, basti pensare che la polizia è entrata in casa con delle tute di protezione.

I media russi hanno descritto la piccola come “Mowgli” – cioè il protagonista del libro della giungla che viveva con gli animali. Non è ancora chiaro se la bimba vivesse anche con cani e gatti. “La bambina non sapeva parlare, aveva una specie di collana intrappolata nella pelle e sembrava non aver mai avuto contatti con altre persone: la bimba emetteva solamente dei suoni”. Una cosa davvero terribile. Ma come possono dei genitori fare questo alla propria figlia? È assurdo.

Quando gli agenti le hanno offerto dell’acqua, ne ha bevuta due litri. Sempre secondo gli agenti, la bambina riportava segni di anoressia. Un vicino di casa, che è entrato nell’appartamento dopo aver chiamato la polizia a causa degli urli emessi dalla bambina, ha detto: “Siamo quasi svenuti quando abbiamo visto le condizioni dell’appartamento e ne abbiamo sentito l’odore”. La bambina era seduta sul pavimento della cucina: aveva un cappello e una magliettina, non aveva le mutandine.

“La bimba stava piangendo – hanno raccontato gli agenti – c’erano blatte ovunque”. I vicini di casa hanno raccontato che, appena nata, la madre ha portato a casa la bambina ma poi ha spiegato loro che la piccola sarebbe andata a vivere dalla nonna. Suo marito, intanto, era stato deportato in Ucraina. In realtà la piccola non era mai andata dalla nonna ed era rimasta tutto il tempo nell’appartamento. La madre della piccola è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio. E pensare che i vicini hanno descritto la donna come una persona sempre ben vestita che aveva un buon lavoro…

Fonte: storie.caffeinamagazine.it