«Basta, vi prego». Disabile torturato in casa dal branco: 19enne pubblicava anche i video su instagram

7 Dicembre 2019 - 9:53

«Basta, vi prego». Disabile torturato in casa dal branco: 19enne pubblicava anche i video su instagram

«Basta, vi prego». Disabile torturato in casa dal branco: 19enne pubblicava anche i video su instagram

Un disabile che viene percosso e schernito a casa sua da un gruppo di ragazzi. È accaduto in Calabria e uno dei presunti aggressori, il diciannovenne A.E.S., è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro (Cosenza) in esecuzione di un’ordinanza del Gip di Castrovillari, mentre sono stati segnalati all’autorità giudiziaria altri tre giovani di età compresa tra i diciannove e i ventisei anni, due di Corigliano e un cittadino romeno.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la vittima è stata percossa e schernita in almeno due occasioni. In un caso i giovani sono entrati con la forza in casa dell’uomo, affetto da disabilità psicofisica e che vive insieme al fratello, anche lui con ritardi mentali, in uno stato di abbandono e degrado sociale. Dopo averlo schernito l‘avrebbero percosso e preso a schiaffi.

Le violenze sul disabile finivano in rete – Il diciannovenne finito in arresto aveva anche pubblicato le immagini delle violenze sul disabile sul suo profilo Instagram. I carabinieri, dopo una perquisizione in casa del giovane, hanno sequestrato il suo cellulare attraverso il quale sono risaliti agli altri giovani ritenuti corresponsabili delle torture al disabile.

Il diciannovenne è accusato di tortura aggravata e violazione di domicilio. Gli inquirenti hanno definito l’accaduto “di una gravità inaudita”. Sulla base degli accertamenti compiuti dai carabinieri e del referto medico, il gip ha ravvisato il reato di tortura, in quanto le azioni dei giovani hanno comportato un trattamento “inumano e degradante per la dignità della vittima che veniva circondata dai propri aguzzini, terrorizzata, schernita, schiaffeggiata, derisa, spinta in uno stato di confusione e disorientamento e in più ripresa con dei filmati in tali umilianti condizioni”. (Fanpage)