“Appendevano i figli in una cesta in balcone”. Gloria costretta a prostituirsi

29 Dicembre 2019 - 20:20

“Appendevano i figli in una cesta in balcone”. Gloria costretta a prostituirsi

“Appendevano i figli in una cesta in balcone”. Gloria costretta a prostituirsi

Mentre lei era costretta a prostituirsi in casa, i figli venivano appesi a una cesta in balcone. Questo è solo uno dei dettagli inquietanti raccolti nella motivazione della sentenza con cui i giudici della Corte di Assise hanno condannato a ventiquattro anni di reclusione Loide Del Prete e il compagno di lei Saad Mohamed Mohamed Elesh Salem. I due non solo hanno ucciso di botte la 23enne Gloria Pompili, ma per oltre un anno l’hanno sottoposta a maltrattamenti di una crudeltà inaudita, picchiandola e costringendola a prostituirsi. I giudici hanno evidenziato anche la superficialità con cui i servizi sociali – avvertiti più volte della situazione – hanno agito. In particolare una vicina di casa aveva denunciato che i bambini di tre e cinque anni venivano appesi a una cesta in balcone quando la madre veniva fatta prostituire in casa. La risposta dell’assistente sociale in quel caso era stata: “Fai una foto e portala qua”.

Sempre nelle motivazioni della sentenza di condanna, i giudici riportano la testimonianza di un’assistente sociale di Frosinone. “Una sua collega le aveva detto di aver visto Gloria Pompili prostituirsi presso l’asse attrezzato, anche se poi – per motivi che appaiono a questa Corte misteriosi e che, in vero dimostrano, ad essere generosi, incredibile trascuratezza e superficialità – avevano deciso di non intervenire, limitandosi di chiedere alla Pompili se fosse vero (naturalmente la Pompili le disse di no)”.

Gloria Pompili ha avuto una vita difficile. Il padre non si è mai occupato di lei, e a sei anni è finita in una casa famiglia. Qui è stato scoperto che aveva un lieve ritardo mentale, che la rendeva più bisognosa di attenzioni rispetto agli altri bambini. Ed è proprio sul suo stato di fragilità che hanno agito la zia e il compagno, che prima le hanno offerto aiuto, e poi l’hanno costretta a prostituirsi. Per non farla ribellare, minacciavano i suoi bambini. Il 23 agosto 2017 però, Gloria si era rifiutata: non aveva più intenzione di cedere ai suoi aguzzini e si era rifiutata di prostituirsi ancora. È morta alle 23.43 a causa di numerosi colpi con un oggetto contundente, calci e pugni. Il feroce femminicidio è avvenuto sotto gli occhi dei figli, che adesso sono stati affidati a un tutore.

(Fanpage.it)