15enne violentata da compagni di classe: arrestato un coetaneo

2 Febbraio 2022 - 8:51

15enne violentata da compagni di classe: arrestato un coetaneo

Una ragazza di 15 anni ha denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale di gruppo venerdì scorso a Reggio Emilia. Cinque compagni di classe, tre ragazzi e due ragazze,

decidono di comprare bevande alcoliche e andare nell’appartamento dei genitori di uno di loro, per un festino. Nel primo pomeriggio una delle due studentesse era tornata a

casa, mentre l’altra era rimasta sola con i tre maschi. La ragazza, sotto shock, chiama la sorella nel pomeriggio per dare l’allarme e denunciare le violenze.

Ai domiciliari un compagno di classe della giovane, mentre altri due, coetanei della ragazza, sono indagati. Secondo la procura, hanno avuto rapporti con la ragazza.

Il 15enne si trova ai domiciliari. L’arrestato: rapporto consenziente – Uno dei tre ragazzi deve ancora essere identificato e ascoltato dagli inquirenti.

Un altro, uno degli indagati, ha invece reso dichiarazioni spontanee in caserma ammettendo di aver avuto un rapporto sessuale con la ragazza.

L’arrestato sostiene invece spiega l’avvocato, “che il rapporto sia stato consenziente”. La pm: “Violenza aggravata dalle condizioni di inferiorità della ragazza”

– La pm Alessandra Serra della Procura dei minori ritiene invece che la violenza sessuale sia stata aggravata “dalle condizioni di inferiorità psichica e fisica”, dal

momento che la ragazza aveva abusato di sostanze alcoliche “in tali quantità da compromettere la capacità di esprimere un valido consenso”, come scrive la pm nella richiesta di misura cautelare.

Gli esami tossicologici a cui è stata sottoposta otto ore dopo i fatti hanno confermato “una percentuale di etanolo presente nel plasma pari a 96 mg/dl, un considerevole stato di ebbrezza alcolica”.

Al vaglio alcune chat nei telefonini degli indagati. L’arresto del 15enne, incensurato, convalidato dal gup del tribunale dei minori che ha poi accolto la richiesta dei domiciliari

presentata dall’avvocato difensore, è scattato anche perché all’arrivo dei carabinieri nell’appartamento lui era già scappato, lasciando la porta

aperta. Il giudice ha quindi ravvisato il pericolo di fuga e ha disposto il provvedimento. Fonte TGCOM