“Volevamo i soldi per andare a ballare”. Parla il complice di Ugo, ucciso dopo la rapina
“Ci servivano i soldi per entrare in discoteca, Abbiamo notato una macchina bella, l’abbiamo seguita, poi il mio complice è sceso dallo scooter che guidavo e si è avvicinato al militare”.
Emergono nuovi dettagli sulla tentata rapina avvenuta nel centro di Napoli nella notte tra il 29 e il 1 marzo che ha portato alla morte di un 15enne colpito da un carabiniere in borghese.
Interrogato dal pm Francesco Cerullo, il complice 17enne del ragazzo ucciso, secondo quanto riportato da Il Mattino, avrebbe giustificato il tentativo di rapina ai danni del militare, ora indagato per omicidio volontario, con la necessità di reperire denaro per andare a ballare.
Il minore avrebbe ammesso l’accusa di tentata rapina in concorso con il 15enne ammazzato ma allo stesso tempo avrebbe negato di aver fatto altri colpi prima di aver notato il carabiniere. Questa mattina il giovane comparirà davanti al gip dei Minori per la convalida del fermo.
Stando a quanto emerso finora dalle indagini, Ugo Russo, il 15enne ucciso, aveva un Rolex e una collanina d’ oro all’ interno della tasca, presumibilmente, secondo gli inquirenti, il bottino di un’ altra rapina o di una ricettazione su cui sono in corso le indagini.
Fonte: tgcom24.mediaset.it