Non si fermano le indagini sulla morte di Viviana Parisi e del suo piccolo Joele. Questa mattina è in programma un vertice in Procura a Patti, nel messinese, nell’ambito delle indagini sulla morte della dj di origini torinesi, di 43 anni, e del figlio Gioele, di 4 anni, trovati morti nei boschi di Caronia.
IL NUOVO SOPRALLUOGO
Un nuovo sopralluogo sarà condotto nella zona in cui sono stati ritrovati il corpo della donna ed i resti del bambino. La Procura, la scorsa settimana, ha conferito l’incarico a due consulenti di ricostruire la dinamica dell’incidente che ha coinvolto l’auto su cui viaggiavano la dj ed il piccolo, poi trovati morti.
PERITI NELLA GALLERIA DELL’INCIDENTE
I periti dovranno recarsi nella galleria autostradale in cui avvenne il sinistro. Insieme a loro anche i consulenti della famiglia Mondello. La perizia riguarderà anche gli automezzi sequestrati.
CHI SARA’ PRESENTE
Al vertice saranno presenti i medici legali Daniela Sapienza ed Elvira Ventura, ma anche la geologa forense Roberta Somma, oltre all’entomologo forense Roberto Vanin e altri periti nominati dalla Procura per tentare di fare luce su quanto avvenuto nei boschi di Caronia. Non sarà presente lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi, chiamato a fare una “autopsia psicologica” su Viviana Parisi.
IL PUNTO SULLE INDAGINI
I pm e i periti, come scrive leggo.it, faranno il punto sulle indagini a un mese dal ritrovamento del corpo di Viviana Parisi, sotto un traliccio, cinque giorni dopo la scomparsa della donna con il figlio. Dopo il vertice in Procura, come si apprende, si farà un nuovo sopralluogo nei pressi della zona in cui sono stati ritrovati i resti di Viviana Parisi, l’8 agosto, e del figlio Gioele, il successivo 19 agosto.
TANTE INCOGNITE
Dalle autopsie eseguite a Messina non si è ancora riusciti a risalire alla causa della morte di madre e figlio. Ecco perché il Procuratore Cavallo si è rivolto ai periti di parte.
I MEZZI COINVOLTI
La perizia riguarderà anche i mezzi coinvolti. Il magistrato ha detto di recente che dopo le analisi eseguite dalla Polizia scientifica sul mezzo della donna è emerso che non ci sono tracce di sangue né sul parabrezza né all’interno dell’abitacolo. Particolari che rendono quanto mai complicato trovare una verità a quello che resta un giallo di difficile soluzione.