Due medici cinesi, che lavorano giorno e notte per salvare i malati di coronavirus, sono stati picchiati selvaggiamente in un ospedale da un uomo dopo che suo suocero, 68 anni, è morto a seguito della malattia che sta tenendo in scacco la Cina. L’assalto è avvenuto ieri pomeriggio al Wuhan’s No. 4 Hospital, secondo quanto riferito dal China Youth Beijing. Un’immagine condivisa da diversi media locali, tra cui China News gestita dallo stato, mostra le ferite al collo di uno dei due dottori. Secondo quanto riferito, l’aggressore avrebbe colpito la coppia di medici e ha persino strappato le tute e le maschere protettive, fondamentali per impedire il contagio dal famigerato virus sul lavoro. La polizia ha arrestato il sospettato e avviato un’indagine. L’aggressore sarebbe andato su tutte le furie per il fatto che suo suocero era stato ucciso dal 2019-nCoV. Un’infermiera ha detto al China Youth Beijing che le tute protettive dei dottori sono state “fatte a pezzi” dall’uomo. Uno dei medici è stato picchiato così duramente da subire anche delle “fratture” e ha dovuto sottoporsi a un intervento, si legge sul quotidiano. L’ufficio di pubblica sicurezza del distretto di Qiaokou a Wuhan ha confermato l’aggressione, riferendo che l’uomo (identificato solo come ‘Ke’) è stato arrestato nelle unità di quarantena dell’ospedale. Attualmente è detenuto in attesa di nuovi sviluppi. Le vittime da Coronavirus sono intanto salite a 170, le persone infette 7.700. Ieri si sono registrate 38 nuove vittime, il numero più alto in una sola giornata dall’inizio dell’epidemia. Situazione d’allarme anche in Europa, dove in totale sono dieci le persone infette: cinque in Francia, quattro in Germania e una in Finlandia.
fonte: Fanpage