Rapita e violentata per 19 anni dal patrigno: “Ho avuto 9 figli da lui. Ecco come sono fuggita”
È stata rapita quando aveva solo 9 anni dal suo patrigno, che l’ha portata in Messico, tenuta prigioniera, violentata e resa madre ben 9 volte. È questo l’incubo vissuto da Rosalynn McGinnis, oggi 33 anni, che, intervistata nel corso di una trasmissione tv negli Stati Uniti, il The Dr Oz Show, che andrà in onda oggi, mercoledì 19 novembre, ha raccontato quanto subito da Henri Piette, 65 anni, prima di darsi alla fuga, avvenuta ormai 3 anni fa, dopo che una coppia di estranei li aveva riconosciuti in un supermercato insieme ai loro 9 bambini e le hanno offerto “una via d’uscita”.
La donna aveva 9 anni quando Piette la rapì all’uscita da scuola a Wagoner, in Oklahoma, per fare un dispetto a sua madre, con la quale aveva avuto una relazione che era finita perché lui la picchiava. Dopo il sequestro, si trasferirono in Messico, dove i due non solo hanno vissuto in condizioni precarie, ma lui l’ha costretta a sposarlo e a dare alla luce i suoi 9 figli.
Poi nel 2016, la svolta: grazie all’aiuto di una coppia misteriosa, che ha incontrato in un negozio di alimentari, Rosalynn e 8 dei suoi bambini sono riusciti a fuggire e a chiedere aiuto all’ambasciata americana. Il suo aggressore è stato subito dopo arrestato, anche se si è sempre difeso affermando che i loro rapporti sessuali sono sempre stati consensuali.
Proprio di ciò che è successo alla fine di quell’incubo ha parlato la donna davanti ai microfoni del famoso show. “Mi ricordo che io e Henri eravamo con i bimbi a fare la spesa. Ma non avevamo neppure i soldi necessari a comprare qualcosa – ha ricordato la 33enne -. Poi queste due persone ci hanno dato a parlare. Ed è cominciata così, loro sembravano accorgersi che c’era qualcosa che non andava”. A quel punto, Henri costrinse tutta la sua famiglia ad andare via ma quell’uomo e quella donna li seguirono e li trovarono. “Fu allora che lei mi disse che mi avrebbe aiutato se mai fossi riuscita a scappare”, ha continuato.
Rosalynn non aveva mia raccontato a nessuno la sua storia, neppure ai suoi figli. “Non volevo farli crescere sapendo quanto io stavo soffrendo – ha sottolineato -. Ho mantenuto questo segreto fino a quando non siamo riusciti a fuggire dal Messico per tornare a casa, negli Stati Uniti. Fosse stato per Henri, li avrebbe uccisi tutti, li avrebbe trattati come bestie se non ci fossi stata io.
Qualsiasi tipo di abuso che vi venga in mente, lui l’ha fatto a me”. Così ha trovato il coraggio di scappare: ha racimolato il poco denaro che c’era in casa, ha chiamato un taxi ed è giunta a Oaxaca City, dove è riuscita a mettersi in contatto con il Centro Nazionale per i Bambini Dispersi e Sfruttati. La donna ha anche aggiunto che il patrigno aveva cominciato a violentarla già un anno prima del rapimento: “Quando si è bambini non si capiscono certe cose. Poi, quando si è adulti, si guarda indietro e tutto diventa chiaro”. (Leggo)