È con profondo rammarico che si deve riferire di un tragico evento avvenuto nella cittadina di Silì, nella provincia di Oristano, in Sardegna. Una donna di 52 anni, identificata come Monica Vinci, ha ucciso la figlia di 14 anni, Chiara Carta, a coltellate e successivamente ha tentato il suicidio. La tragedia è avvenuta all’interno dell’abitazione di famiglia, in via Martiri del Risorgimento.
L’episodio è stato scoperto dal padre della vittima, un agente della polizia locale di Oristano, che si trovava separato dalla moglie. Giunto nell’abitazione, ha trovato la figlia nel bagno, immersa in una pozza di sangue, con evidenti segni di coltellate inferte.
La madre, invece, è stata soccorsa e trasportata in ospedale in codice rosso, dopo essersi buttata battendo la testa. Al momento le sue condizioni di salute sono molto gravi, in quanto avrebbe riportato numerosi traumi facciali.
Le indagini sulla vicenda sono state affidate alla Squadra mobile della questura di Oristano, e al momento non si conoscono i motivi che avrebbero spinto la donna ad agire in questo modo così tragico. È difficile immaginare il dolore e la disperazione che avrebbero portato una madre a commettere un tale atto, soprattutto nei confronti della propria figlia.
