Ultim’ora Italia: paziente positiva nel reparto, possibile nuovo focolaio
Migliora l’emergenza coronavirus in Toscana, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 8 nuovi casi. pari all’0,08% in più rispetto al totale del giorno precedente. 10188 il totale dei positivi. In un giorno, si contano 3 decessi.
Aumentano i guariti e calano i ricoverati in terapia intensiva. E mentre la Regione commemora le sue vittime, una paziente in psichiatria è risultata positiva al coronavirus a Firenze. Si teme un nuovo focolaio.
Paziente positiva in psichiatria a Firenze
La donna è ricoverata al servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’Asl Toscana centro, alle Oblate.
È risultata positiva al tampone fatto nella mattinata di lunedì 15 giugno. Immediatamente attivate le procedure per arginare nuovi contagi. Tuttavia, considerando la patologia e le caratteristiche della struttura, si teme che in molti abbiano avuti contatti ravvicinati con la paziente. Il rischio è quello di nuovo focolaio ospedaliero di coronavirus.
I pazienti ricoverati nella struttura non sono stati trasferiti.
Per il momento, sono stati bloccati gli accessi a nuovi malati. A 15 persone, avendo avuto rapporti stretti con la donna, è stato fatto il test sierologico. In caso di positività agli anticorpi, sarà fatto il tampone. Stesse procedure eseguite per i 32 operatori, tra medici, infermieri e oss, che compongono il personale sanitario della struttura.
La struttura è stata sanificata. Pazienti e personale sanitario sono ora in quarantena. Per questo motivo, alcuni infermieri attualmente in ferie sono stati raggiunti nei luoghi di vacanza.
Chi si trova in Sardegna e in Calabria è costretto a trascorrere il periodo di isolamento domiciliare, segnalando la loro presenza alle autorità sanitarie per il servizio di sorveglianza attiva. Agitazione tra i familiari.
Il caso della paziente positiva
La donna risultata positiva era da poco guarita da una polmonite da coronavirus. Per la malattia, era stata ricoverata ai Fraticini e la guarigione era stata accertata dal doppio tampone negativo. Lunedì 15 giugno è stata sottoposta a un nuovo test diagnostico perché avrebbero dovuto trasferirla in una residenza sanitaria.
L’esito era per molti inaspettato. La donna, tuttavia, non sarebbe una vera recidiva, perché priva di sintomi. Secondo gli esperti, la positività potrebbe essere determinata dalla lunga permanenza del virus nelle basse vie respiratorie. Per questo motivo, i medici hanno preferito effettuare i test sierologici e non procedere subito con i tamponi. Non è chiaro se la paziente sia ancora contagiosa.
Le misure di prevenzione all’interno di strutture comunitarie resta d’obbligo. Nelle strutture ospedaliere, comprese Rsa e luoghi analoghi, il rischio di contagio resta maggiore, essendo più complesso garantire il mantenimento del distanziamento sociale.
Fonte: Notizie.it