ULTIM’ORA: Italia in lutto per la morte del noto attore
È morto a Viterbo un’icona del cinema italiani degli anni ’70 e ’80, Venantino Venantini. Nato a Fabriano nel 1930, Venantini aveva all’attivo più di 150 film con i migliori del cinema: da Steno a Sergio Corbucci, da Franco Rossi a Ettore Scola, fino a Claude Lelouch. La sua prima apparizione risale addirittura al 1953, comparsa per Steno nel cult “Un giorno in pretura” con Peppino De Filippo, Walter Chiari, Alberto Sordi e Silvana Pampanini. Venantino Venantini è morto in ospedale, per le conseguenze dovute a un intervento al femore.
Venantino ha recitato in film che sono oggi dei cult assoluti: “Emmanuelle nera”, “Luca il contrabbandiere”, “Apocalypse domani” e “Paura nella città dei morti viventi”. I funerali si terranno venerdì 12 ottobre nella chiesa dei Sacri Cuori di Maria e di Gesù a Roma. Diretto dai registi dell’orrore, quello dei “b-movies” degli anni ’70/’80: Lucio Fulci, Antonio Margheriti, Joe D’Amato, Luciano Salce, Umberto Lenzi. Una recitazione interessante, un volto riconoscibile ma purtroppo discontinuo che non gli permette di diventare un divo totale. In Francia riesce a ricoprire i ruoli del cattivo, in particolare “Les tontons flingueurs”, film del 1963 particolarmente conosciuto. È stato il padre di Chicco Lazzaretti ne “I ragazzi della III C”, telefilm italiano che ha spopolato negli anni ’80. È stato il segretario del Vescovo in “Ladyhawke”, altro grande cult con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer. L’ultimo film italiano è stato per Pupi Avati, “Il nascondiglio” nel 2007. Nel 2015 “Uno più una (Un + une) di Claude Lelouch, ma è nel 2017 che Venantino Venantini gira l’ultimo film accreditato: è “Marseille”, pellicola diretta da Kad Merad, già regista di “Supercondriaco – Ridere fa bene alla salute”. Venantino Venantini era un grande amico del premio Oscar Jean Dujardin.
Fonte: FanPage