Ultim’ora: Conte ruba voti a Renzi che ribatte “In provato Zingaretti parla male di te” le ultime dalla crisi di Governo in atto.

15 Gennaio 2021 - 12:14

Ultim’ora: Conte ruba voti a Renzi che ribatte “In provato Zingaretti parla male di te” le ultime dalla crisi di Governo in atto.

Il Premier Conte è a caccia di voti per mantenere salvo in sella il Governo. Le conversazioni si sono fatte assordanti: la trattativa si muove nelle chat su Whatsapp e attraverso la rete di chiamate imbastita per cercare i «responsabili» o i «costruttori» che dir si voglia.

Il presidente del Consiglio è sicuro di farcela a raggiungere la maggioranza di 161 voti al Senato, partita più complicata della Camera dove i numeri per ottenere la fiducia sono più larghi. C’è da considerare, però, una variabile 5 stelle che, nelle ultime ore, sta allarmando i big del Movimento.

Nel marasma generale, Giuseppe Conte è riuscito a risvegliare i malumori del Partito democratico nei confronti del senatore di Scandicci: è la congiuntura perfetta per relegare Italia viva a un ruolo marginale per i prossimi due anni di legislatura.

Il socialista Riccardo Nencini, colui che ha prestato il logo a Italia viva per permettere, nel 2019, a Matteo Renzi di costituire il suo gruppo al Senato, potrebbe lasciare il toscano senza simbolo e seguire Conte.

In quel caso, i parlamentari di Italia viva a Palazzo Madama resterebbero disarmati. E la soglia dei 161 potrebbe essere raggiunta anche grazie al nome di qualche renziano voglioso di restare in maggioranza. E Renzi resta a guardare?

Non proprio. Intervistato da La Stampa dichiara: «Se non si raggiungono 161 voti – al Senato – tocca a un governo senza Conte». Lui, che personalmente si asterrà dal voto di fiducia, ha lanciato l’ennesimo amo a chi teme le elezioni anticipate, «non esiste», ma è stanco di questa presidenza del Consiglio.

Poi, sollecitato sul segretario del Pd Nicola Zingaretti, il quale ha tacciato lui e Italia viva di «inaffidabilità», Renzi cerca di crepare l’aura di intesa tra il Dem e Conte: «Curioso – che Zingaretti sia furibondo -. Ho utilizzato verso Conte parole molto più gentili di quelle che usava Zingaretti su di lui nei nostri colloqui privati».

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