Ultim’ora: Berlusconi appoggia Draghi. Di Maio abbassa i toni e fa capire che appoggeranno

4 Febbraio 2021 - 13:31

Ultim’ora: Berlusconi appoggia Draghi. Di Maio abbassa i toni e fa capire che appoggeranno

È tutto pronto a Montecitorio per i colloqui che il premier incaricato terrà con le forze politiche nel pomeriggio. Il Cavaliere: “Ci aspettiamo squadra dei migliori”. Sileri (M5S): “Serve governo politico”. Conte: “Sono sereno”

Agenda e sostanza cominciano a prendere forma sul tavolo di Mario Draghi dopo che Forza Italia ha definitivamente sciolto la riserva, dichiarando apertamente il proprio sostegno. Mentre Luigi Di Maio ha invitato i parlamentari cinquestelle a mostrare maturità: “Abbiamo il dovere di ascoltare” Draghi, ha detto il ministro degli Esteri uscente, e “di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno”.

Toto Ministri

Ad annunciare il si all’esecutivo guidato dall’ex numero uno della Bce è Silvio Berlusconi in persona al termine di una riunione in video conferenza con il vicepresidente azzurro Antonio Tajani e le capigruppo Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini: “La scelta del Presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l’unità sostanziale delle migliori energie del Paese”.

Il Cavaliere sottolinea tuttavia anche l’importanza di preservare la coalizione di centrodestra: “Ci siamo confrontati e continueremo a confrontarci con i leader del centrodestra, convinti dell’importanza di preservare un’alleanza essenziale per il futuro del Paese”.

Nel pomeriggio inizieranno a Montecitorio le consultazioni tra le forze in Parlamento e il premier incaricato, chiamato a trovare i numeri per far partire un nuovo governo. E in attesa che si definisca la scansione dei colloqui al termine dei quali Draghi tornerà al Quirinale per sciogliere la riserva, giurare e presentarsi alle Camere per la fiducia, sono i gruppi e i leader a dovere decidere cosa fare.

Quanto forte sarà il sostegno all’esecutivo e quale sarà il suo ‘format’ (tecnico, politico, un mix di entrambi?) dipende proprio dalla politica, che sta vivendo ore drammatiche nella ricerca delle “soluzioni di alto profilo” evocate al Colle per uscire dalla crisi.

Matteo Renzi: “Draghi fino al 2023 e Recovery riscritto da capo. Felice ma ho patito l’odio”

Nel campo del centrodestra, dopo il sì di Forza Italia, Giorgia Meloni sostiene la via dell’astensione, mentre Matteo Salvini resta incerto. “Se c’è voglia di un Paese cha apre, vive, fa sport o va a teatro, bene, se qualcuno, invece vuole, a sinistra, la riedizione del governo Conte, cambiando Conte con Draghi, allora no”, dice il leader della Lega entrando alla Camera.

La ex maggioranza cerca altrettanto un punto di caduta, tra il Pd pronto a sostenere il nuovo tentativo salvaguardando l’alleanza giallorossa e il M5S diviso fra i sostenitori del no senza appello – l’ala Di Battista e non solo – e gli aperturisti. Nessun limite precostituito restringe l’orizzonte dell’ex presidente Bce.

Durante il colloquio di ieri con Mattarella non sarebbero emersi paletti di alcun tipo, né di tempo né di formule o di caratteristiche della compagine governativa. Non sarà, in altre parole, un ‘governo del Presidente’. Da parte sua il premier uscente Giuseppe Conte, entrando a Palazzo Chigi, ha detto ai cronisti: “Quando uno fa il suo lavoro è sempre sereno”.

Di Maio: “Dobbiamo essere maturi, M5S deve ascoltare Draghi”

Il ministro degli Esteri uscente ammonisce su Facebook : “Comprendo gli animi e gli umori di queste ultime ore. E’ legittimo. Stiamo attraversando una crisi politica complessa e non abbiamo colpe”, Ma è proprio in “queste precise circostanze che una forza politica si mostra matura agli occhi del Paese. In questa fragile cornice, il Movimento 5 stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno”, dice ancora Di Maio. “Siamo – rivendica – la prima forza politica in Parlamento e il rispetto istituzionale viene prima di tutto”.

Ore 12:18. Carfagna: “Impensabile Draghi al via senza i liberali”

“Non riesco a immaginare un governo Draghi che nasca senza l’appoggio di chi rappresenta in Parlamento e nella società i valori liberali, garantisti, patriottici ed europeisti. Lo penso io e me lo stanno ripetendo tante persone che incontro o che mi scrivono in questi giorni. Quei valori rappresentano la mia storia personale, quella di Forza Italia e del Ppe e possono aiutare Mario Draghi a rimettere in piedi l’Italia. Di più, sono necessari. Per questo la nostra scelta sul sostegno al nuovo governo appare fin troppo semplice”. Lo scrive su Facebook Mara Carfagna, vicepresidente FI della Camera.

Toti: “Diamoci una mossa, dopo errori stavolta la azzecchiamo”

“Ma dopo che negli ultimi tre anni ci siamo beccati Toninelli e la Azzolina, il reddito di cittadinanza e i banchi a rotelle, ora che arriva Draghi c’è anche chi fa il difficile? Dai su, diamoci una mossa, che l’Italia ha bisogno di decisioni! E dopo tante scelte sbagliate, magari stavolta una la azzecchiamo”. Lo ha scritto il governatore Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook

Bonino: “Più Europa con Draghi”

“Più Europa sarà impegnata in questa sfida per un’Italia europea al fianco di Mario Draghi. E sono convinta che nel sostegno a questo Governo possa anche definirsi un comune progetto politico-elettorale tra forze liberal-democratiche, europeiste, riformatrici ed ecologiste”, lo scrive Emma Bonino in un articolo su Linkiesta.

  •