Ultim’ora Andrea Camilleri. Il bollettino medico delle 13.30. Le condizioni dello scrittore

21 Giugno 2019 - 13:35

Ultim’ora Andrea Camilleri. Il bollettino medico delle 13.30. Le condizioni dello scrittore

Ultim’ora Andrea Camilleri. Il bollettino medico delle 13.30. Le condizioni dello scrittore

Il “paziente” Andrea Camilleri è stazionario ma versa ancora “in condizioni critiche”. Questo recita il bollettino appena diramato dall’ospedale Santo Spirito di Roma, alle ore 12.00 del 21 giugno. Rispetto all’ultimo bollettino, rilasciato sempre ieri alle 12.00, non è cambiato nulla nel quadro clinico dello scrittore siciliano, ricoverato da lunedì scorso nella struttura della Capitale. Date le condizioni stabili, ma critiche, un nuovo bollettino sarà diramato “solo per variazioni significative”.

Camilleri ricoverato a Roma

Il papà di Montalbano è ricoverato nella struttura romana da lunedì mattina, quando è stato portato d’urgenza in ospedale in seguito ad un infarto. Da lunedì sera è in rianimazione con prognosi riservata. Respira con il supporto meccanico e farmacologico. I familiari si sono stretti attorno a lui. Intanto sui social, da giorni gli utenti postano messaggi di sostegno rivolti all’autore.

Andrea Camilleri: condizioni stabili ma critiche

Lo scrittore siciliano ha conquistato il pubblico mondiale con la sua saga poliziesca ambientata nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigata. Al centro la figura del commissario Salvo Montalbano, impersonato dall’attore Luca Zingaretti, in un fortunato sceneggiato televisivo che da anni entusiasma gli spettatori. Il maestro, nonostante le gravi condizioni fisiche sopraggiunte negli anni anche a seguito della cecità, non ha mai mollato, dimostrando, se possibile, di riuscire a vedere anche meglio di prima.

Allenato da anni ad una profonda analisi politica, non ha mai cessato di intervenire nel dibattito difendendo i principi in cui aveva sempre creduto e lottando per la democrazia. Da adolescente, aveva vissuto in prima persona il periodo forte del fascismo, rimanendo disgustato da quanto era avvenuto durante la guerra e il governo Mussolini. Da allora, non ha mai smesso di far sentire la propria voce, attraverso qualsiasi mezzo, dalla carta stampata alla televisione. (Fanpage)