Una storia di mafia di Pif e Marco Lillo nel libro “Io posso. Due donne sole contro la mafia”

24 Aprile 2023 - 11:22

Una storia di mafia di Pif e Marco Lillo nel libro “Io posso. Due donne sole contro la mafia”

Dal 28 marzo 2023 è in uscita su tutte le piattaforme e-commerce editoriali online e nelle librerie il libro degli istrionici scrittori (nonché regista e conduttore) Pif e di Marco Lillo dal titolo “Io posso. Due donne sole contro la mafia”, edito da Feltrinelli. Un libro ancora una volta nello stile di Pif che punta i suoi riflettori sulla storia di due sorelle Pilliu (Maria Rosa e Savina ), finite al centro di una tenaglia terribile del Parco della Favorita a Palermo, che sono perseguitate da un lato dalla mafia e dall’altro lato sono assurdamente ignorate dallo Stato. Queste due donne sono, infatti,  vittime di minacce perché proprietarie di due palazzine dei loro genitori che interessano a un imprenditore legato alla mafia che vuole costruire al loro posto un palazzo. Un a lunga storia contro la mafia e dopo una serie di processi arriva anche la beffa della giustizia che chiede il 3% sulla somma mai ricevuta come indennizzo con oltre 30 anni di processo perchè lo stato non le riconosce come vittime di mafia. Con la lettura scorrevole e coinvolgente di questo libro emergono tematiche interessanti come quello della solidarietà, giustizia, rabbia e commozione. Una cruda e amara realtà dei nostri giorni, sotto le logiche malsane della mafia. Così “Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no” diventa un grido forte per attuare un cambiamento forte e significativo. Buona lettura!

SINOSSI

Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no

Immaginate di tornare un giorno a casa vostra e di trovare un costruttore legato alla mafia lì davanti. Immaginate che vi dica che quella non è casa vostra, ma sua. E che, qualche anno dopo, ve la danneggi gravemente per costruirci accanto un palazzo più grande. E immaginate di dover aspettare trent’anni prima che un tribunale italiano vi dia ragione. Immaginate che, dopo tutto questo tempo, vi riconoscano un compenso per i danni, che però nessuno vi pagherà mai dato che il costruttore nel frattempo è stato condannato perché legato alla mafia e lo Stato gli ha sequestrato tutto. E ancora, immaginate che di quella somma, che non riceverete mai, l’Agenzia delle entrate vi chieda il 3 per cento. Questo è quello che, più o meno, è successo a Maria Rosa e Savina Pilliu. E diciamo più o meno, perché in trent’anni, in realtà, è successo questo e molto altro. Intorno al palazzo abusivo si aggireranno vari personaggi: mafiosi eccellenti, assessori corrotti, killer latitanti, avvocati illustri, istituzioni pavide, vittime di lupare bianche, anonimi intimidatori e banchieri generosi. E poi ci mettiamo anche noi due che, venuti a conoscenza della vicenda, abbiamo deciso di scrivere questo libro. La nostra intenzione è cambiare il finale di questa storia, con l’aiuto di tutti. Raggiungendo tre obiettivi. Il primo: attraverso la vendita di questo libro raccogliere la cifra necessaria per pagare quel famoso 3 per cento dell’Agenzia delle entrate. Il secondo: far avere lo status di ‘vittime di mafia’ alle sorelle Pilliu. Il terzo: ristrutturare le palazzine semidistrutte e concederne l’uso a un’associazione antimafia. ‘Io posso’ è una sorta di mantra a Palermo. Non importa cosa dice la regola, perché tanto ‘Io posso’. Le regole valgono solo per gli stupidi. ‘Io posso’ sottintende sempre: ‘E tu no’. Ecco, a noi piace molto questa frase. La gridiamo a gran voce ma con un senso opposto. Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no.

NOTE BIOGRAFICHE

PIF

Pif è un conduttore televisivo, autore, sceneggiatore e regista italiano. All’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, Pif inizia la sua carriera lavorando come assistente alla regia di Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini (1998) e con Marco Tullio Giordana ne I cento passi (2000). Nel 2000 Pif diventa autore televisivo, acquistando poi celebrità con “Le Iene”, dove lavora come autore e inviato dal 2001 al 2010. Nel 2007 per Mtv realizza “Il testimone”, il suo primo programma individuale, tra i più originali e innovativi del panorama televisivo odierno. Nel 2017 è su Rai3 con il suo “Caro Marziano”. Al cinema intervista Ettore Scola nel documentario Ridendo e scherzando. Nel 2013 debutta alla regia con il suo primo lungometraggio La mafia uccide solo d’estate, per il quale vince due David di Donatello, tra cui quello come miglior regista esordiente e un Efa (European Film Awards) come miglior commedia, dal quale è stata tratta una serie televisiva per Rai Uno. Il suo secondo film è In guerra per amore (2016). Feltrinelli ha pubblicato … che Dio perdona a tutti (2018), il suo primo romanzo. Nel 2021 ha scritto con Marco Lillo Io posso. Due donne sole contro la mafia (Feltrinelli). Nel 2022 esce La disperata ricerca d’amore di un povero idiota.

Marco Lillo

Marco Lillo, redattore de l’Espresso, collabora con MicroMega. Autore con Sabina Guzzanti di “Reperto Raiot”.
Romano, ma legato alla Calabria, terra dei suoi genitori. Dopo la laurea in giurisprudenza in diritto tributario diventa consulente e assistente volontario a “La Sapienza”. Nel 1994 lascia la professione per iscriversi alla scuola biennale di giornalismo di Urbino. Fino al 2000 lavora a Radio Capital e conduce l’approfondimento informativo della trasmissione mattutina. Dal 2000 è a “L’espresso” per il quale ha scritto tra l’altro le inchieste esclusive “Calciopoli”, “Casa Nostra” (le case degli enti affittate e poi svendute ai politici a prezzi di favore) e “Pronto Rai” (il caso Berlusconi-Saccà). Ha scritto con Pif Io posso. Due donne sole contro la mafia (Feltrinelli, 2021).