«Non mi sento bene», Luigi Pivato si accascia accanto al suo furgone e muore: aveva 47 anni e due bimbi

13 Maggio 2022 - 12:56

«Non mi sento bene», Luigi Pivato si accascia accanto al suo furgone e muore: aveva 47 anni e due bimbi

È stato ritrovato senza vita, accanto al suo furgone, stroncato da un infarto che non gli ha lasciato nemmeno il tempo di chiedere aiuto.

Se n’è andato così Luigi Pivato, 47 anni compiuti appena tre giorni fa.

Stava lavorando, aveva un appuntamento con un cliente.

Al telefono lo ha chiamato dicendogli che non si sentiva «troppo bene», rimandando l’incontro.

L’unica avvisaglia di un malore
che non si poteva prevedere, visto che Gigi, come lo chiamavano tutti, aveva sempre goduto di ottima salute.

Straziati dal dolore la moglie Rocio, 
i due figli piccoli Virginia ed Enrique, oltre a mamma Daniela, papà Ferdinando e la sorella Raffaella.

L’ultimo saluto verrà celebrato domani mattina, 14 maggio, alle 10 nella cattedrale di Asolo (Treviso) dove, alle 9.30, verrà recitato il rosario di suffragio.

Luigi Pivato faceva l’idraulico.
Era conosciuto e benvoluto da tutti, anche grazie alla sua professione che lo portava a essere una persona attiva in centro storico, dove abitava con la famiglia e dove era cresciuto, e non solo.

La notizia della sua imrovvisa quanto prematura scomparsa si è subito diffusa in paese.

Per tutti, Gigi era una persona buona
e stimata.

Gli amici lo dscrivono come uno preciso sul lavoro, sempre sorridente e capace di trasmettere serenità.

Immancabile, poi, il passaggio
in centro ogni sera, per una manciata di chiacchiere prima di tornare a casa:

«È difficile mettere insieme i pensieri dicono gli amici . Gigi semplicemente rendeva bella la quotidianità».

Luigi Pivato era stato uno dei 
fondatori del Gruppo Asolo Viva, che aveva sostenuto il candidato sindaco Andrea Regosa, e animato la vita politica asolana portando nel dibattito pubblico alcuni grandi temi come il Pat e l’ambiente.

Era anche tra le anime del Soul sound e dell’Ama Festival e di altre iniziative culturali e da qualche anno era un volontario della protezione civile.

«Ci conosciamo da 22 anni, racconta Mauro Lovato, presidente della protezione civile di Asolo .

Era una persona disponibile con tutti e sempre pronto, quando non era con la famiglia: non ricordo mi abbia mai detto di no».