Evan Lo Piccolo, ergastolo per la madre e il compagno: il bimbo ucciso dopo mesi di botte. Il papà : “L’ergastolo non me lo riporta in vita, ma gli dà dignità”.

23 Luglio 2022 - 13:28

Evan Lo Piccolo, ergastolo per la madre e il compagno: il bimbo ucciso dopo mesi di botte. Il papà : “L’ergastolo non me lo riporta in vita, ma gli dà dignità”.

L’ergastolo non serve a riportare in vita mio figlio, ma quanto meno a ridargli dignità.

Anche se non mi capacito ancora di come Letizia possa attendere la sentenza agli arresti domiciliari.

Evan mi manca ogni giorno e spero che i miei pensieri arrivino fino al cielo.

Sopratutto oggi”: queste le parole di, Stefano Lo Piccolo, il papà biologico del piccolo Evan, il bambino morto nel 2020 a Modica, in Sicilia, ucciso dalle botte da chi invece avrebbe dovuto proteggerlo.

La mamma di Evan e il compagno della donna oggi sono stati entrambi condannati all’ergastolo.

I giudici della Corte d’assise di Siracusa hanno emesso sentenza di carcere a vita per Letizia Spatola, mamma 24enne della vittima, e Salvatore Blanco, 32 anni, patrigno del bambino di Rosolini morto il 17 agosto del 2020.

Alla lettura della sentenza Letizia Spatola, che attualmente è ancora ai domiciliari come confermato dal padre biologico di Evan.

Era presente nell’aula del Tribunale
di Siracusa, Blanco invece ha atteso
il verdetto in una stanza del carcere di Vibo Valentia dove si trova detenuto.

In aula non c’era neppure Stefano Lo Piccolo ,(a difenderlo gli avvocati Federica Tartara, Loredana Calabrese insieme alla criminologa Anna Vagli), erano presenti invece alcuni suoi parenti.

Al termine della requisitoria ,
il pm di Siracusa aveva chiesto per Spatola e Blanco l’ergastolo per omicidio e 5 anni e 6 mesi.

Ciascuno per maltrattamenti,
la Corte ha deciso di accorpare i due capi di imputazioni per cui la condanna è per omicidio in concorso con i maltrattamenti.

Disposta inoltre per i due imputati l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Per i magistrati di Siracusa,
Evan è morto a causa delle lesioni inflitte dall’uomo nella loro casa sotto gli occhi della madre, che nulla avrebbe fatto per impedirlo.

L’autopsia sul corpo del bambino parla di “grave insufficienza cardio-respiratoria da broncopolmonite da aspirazione”, che sarebbe riconducibile a delle lesioni subite.

Al Pronto soccorso dell’ospedale di Modica il bambino arrivò in gravi condizioni con delle ecchimosi sul corpo.