Diego, 31 anni, ce l’ha fatta e si è svegliato dal coma per Covid. E’ stato in coma per circa un mese e mezzo

9 Gennaio 2021 - 21:42

Diego, 31 anni, ce l’ha fatta e si è svegliato dal coma per Covid. E’ stato in coma per circa un mese e mezzo

Diego Gianella, 31 anni, gestore della Casa Clandestina di Ostia, è guarito dal Covid dopo essere risultato positivo a metà ottobre dell’anno scorso. Dopo un lungo ricovero in ospedale ce l’ha fatta.  Sono stati tantissimi i messaggi di solidarietà arrivati dai social e tutti hanno fatto il tifo per lui, affinché si svegliasse dal coma.

Queste le parole di Diego, pubblicate sulla pagina Facebook di Casa Clandestina: “Sono vivo. E’ stata dura, durante il coma sognavo tanto. I sogni più o meno mi parlavano di resistenza, io ho resistito ed ho vinto. Mi avete scritto in millemila, ho visto i messaggi ma non riuscivo a rispondere, ed insieme alla mia famiglia mi avete dato tanta forza ed energia per farmi svegliare. Ora voglio sbrigarmi e rimettermi, perché ci sta tanto da fare, ho voglia di rivedervi, di tornare alla Casa Clandestina ed aiutare in questo periodo di enorme difficoltà. Non vedo l ora di abbracciare le persone che amo una volta uscito da qui”.

Diego, intervistato da Fanpage.it, ha raccontato la sua esperienza con il Covid, che nonostante la sua giovane età di trentuno anni, lo ha portato ad un passo dalla morte: “Inizialmente avevo la febbre 37 poi di notte mi è schizzata a 40 e più e mi è mancato il respiro. Mi ricordo che facevo tantissima fatica a respirare e non mi reggevo in piedi”. Diego fu ricoverato allo Spallanzani, dove però le sue condizioni di salute sono repentinamente peggiorate, fino a diventare gravissime.
“Ogni sera i medici dicevano alla mia famiglia che non avrei superato la notte e di prepararsi al peggio”. Successivamente Diego è stato trasferito al Policlinico Umberto I e ha spiegato: “era la mia unica possibilità perché hanno l’ecmo, un macchinario, che è una sorta di polmone artificiale”

Diego è rimasto in coma per circa un mese e mezzo. “Quando mi sono svegliato ero circondato da tubi. Avevo paura di essere rimasto paralizzato, volevo muovere gambe e piedi, ma ero completamente stordito, non riuscivo a capire cosa fosse successo”. In suo aiuto sono intervenuti i medici e la famiglia. “Strascichi del virus permanenti non li ho, rimarrà qualche cicatrice sul polmone. Attualmente ho problemi muscolari e sto facendo fisioterapia”