L’anticiclone africano torna in queste ore a colpire l’Italia a partire dal Nord, entro il weekend raggiungerà anche il Centro-sud. L’ondata di caldo persisterà fino a fine mese con
temperature che raggiungeranno anche i 42 gradi di giorno, con notti tropicali. Le città con bollino rosso sono 14 giovedì, venerdì diventano 16. E si aggrava la situazione siccità: in
Veneto scattano ordinanze per l’uso dell’acqua, in via precauzionale vengono sospese le salite su Cervino e Monte Bianco. “La siccità e le ondate di calore anomale” impongono di
“affrontare con serietà la crisi climatica”, ha detto Draghi nelle comunicazioni al Senato. “La lingua più rovente dell’anticiclone si sta consolidando sull’Italia – spiega Meteo
Expert – andiamo verso la fase più critica con temperature estreme e un alto rischio di nuovi record. Questa ondata di caldo durerà almeno fino a mercoledì-giovedì della settimana
prossima, in seguito potrebbe iniziare ad attenuarsi a partire dal Nord, ma con il passaggio da valori eccezionali a valori ancora sensibilmente sopra le medie”. “In questo momento
temperature leggermente sotto la media resistono solo sulla Russia europea, in Turchia e parte della Grecia”, segnala ilMeteo.it. E lo zero termico si eleva fino a quasi 5000
metri, vuol dire che solo a quell’altitudine si raggiungono zero gradi. Proprio a causa delle condizioni in alta quota legate alla siccità, le guide alpine hanno sospeso la salita
sul Cervino e sul Monte Bianco per “possibili crolli e crepacci, il rischio sarebbe troppo alto”. Molte città italiane saranno nei prossimi giorni da bollino rosso con l’aggiunta della
siccità. I medici della Società Italiana di Medicina Ambientale lanciano l’allarme per anziani, bambini e soggetti fragili: evitare di esporsi al
sole diretto e di uscire di casa nelle ore più calde, assumere almeno 3 litri di acqua al giorno, agevolare la ventilazione naturale, preferire cibi
leggeri, frutta e verdura. Mentre sullo Stelvio per “le temperature altissime” stop temporaneo allo sci estivo. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha firmato un’ordinanza per garantire la
dotazione idrica per il fabbisogno umano e irriguo, dando ai sindaci la facoltà di attuare misure locali come tenere chiuse le fontane pubbliche