Uccisione di Ugo Russo, l’avvocato del carabiniere: “è stato professionalmente perfetto”

2 Marzo 2020 - 16:40

Uccisione di Ugo Russo, l’avvocato del carabiniere: “è stato professionalmente perfetto”

Uccisione di Ugo Russo, l’avvocato del carabiniere: “è stato professionalmente perfetto”.

“C’è sicuramente dispiacere per la morte di un ragazzo, ancor più di 15 anni. Dispiace per una vita umana che si è spezzata. Ma siamo sereni e fiduciosi verso la magistratura: riteniamo che il carabiniere abbia avuto un comportamento professionale impeccabile”.

Così, contattato da Fanpage.it, l’avvocato Enrico Capone, legale del giovane carabiniere che la scorsa notte, durante un tentativo di rapina, ha reagito e ha sparato uccidendo il quindicenne napoletano Ugo Russo.

La dinamica è ancora in fase di ricostruzione, si parte da pochi punti certi: la vittima, insieme ad almeno un complice, ha affiancato l’automobile dove il carabiniere era con la fidanzata e l’ha minacciato con una pistola, poi rivelatasi una replica.

Pochi istanti dopo, i colpi d’arma da fuoco: due avrebbero raggiunto Russo nella parte anteriore delle spalle, un terzo dietro la nuca e un quarto, che sarebbe stato esploso verso il complice, è andato a vuoto.

Il giovane che era con Russo si è presentato successivamente alla caserma Pastrengo; è stato sottoposto a fermo per rapina in concorso. Ricostruire quello che è successo tra le minacce e i colpi d’arma da fuoco è il punto focale dell’inchiesta, che vede indagato il militare per l’ipotesi di reato di eccesso di legittima difesa.

Russo era stato soccorso pochi minuti dopo da un’ambulanza del 118 e portato d’urgenza al Pellegrini, dove è deceduto circa un’ora dopo. Dopo la notizia del decesso i familiari hanno devastato il Pronto Soccorso, rendendo necessaria la chiusura per alcune ore.

E, nella notte, qualcuno ha esploso dei colpi d’arma da fuoco verso la caserma Pastrengo, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli. Su questo ultimo episodio sono due le tesi investigative: ritorsione contro l’Arma per la morte di Ugo Russo o contro i parenti del complice 17enne, che in quel momento erano in caserma insieme al ragazzo.

Fonte: FanPage