Uccise l’ex moglie e poi si tolse la vita, l’Inps pretende i soldi dalle figlie minorenni
Sei anni fa uccise la ex moglie, Cristina Biagi, prima di togliersi la vita. Oggi, le figlie ancora minorenni si sono viste arrivare una richiesta di pagamento di 124.000 euro avanzata dall’Inps in quanto eredi dell’uomo. La vicenda è stata riferita alla redazione di Massa (Massa Carrara) del quotidiano La Nazione, che oggi ha pubblicato la storia, dall’avvocato Francesca Galloni, legale di fiducia della famiglia Biagi.
Quei soldi fanno riferimento alle spese di indennità di malattia e all’assegno di invalidità erogato a un uomo oggi 54enne, compagno della ex moglie, che il giorno della tragedia, era il 28 luglio 2013, fu a sua volta ferito dal Marco Lojola, riuscendo a sopravvivere a sei colpi di pistola sparatigli dal 40enne, che di lì a poco si sarebbe suicidato.
“La richiesta dell’Inps – spiega l’avvocato – è legittima anche se umanamente resta difficile comprenderla”. E se non sarà esaudita l’istituto di previdenza passerà al recupero coattivo. Per le due ragazzine il rischio dunque è quello perdere la casa dei genitori, che comunque non copre la richiesta avanzata dall’Inps.
Le due giovani hanno ereditato dai genitori una casa che, come ha spiegato l’avvocato, “non sarebbe sufficiente a coprire la cifra da pagare all’ente previdenziale”, e “una pensione che il nonno, loro tutore, mette da parte per il loro futuro”. L’avvocato ha spiegato di aver già chiesto un incontro all’Inps. “In prima istanza – ha detto – spero che l’Inps, valutando la situazione, receda dalla richiesta, ripeto legale, che ha avanzato. In seconda ipotesi che si possa arrivare a transare una cifra ben diversa, che si basi sulla situazione di questa famiglia”. (Fanpage)