Uccide una suora e stupra il cadavere. Il vescovo: “Aveva precedenti, vogliono occultare il delitto”
Era riuscito a convincere una suora a darle un passaggio fino a casa, per poi invitarla a prendere un caffè. Una volta dentro, però, un 44enne ha tentato di stuprare la religiosa e, di fronte alle resistenze della donna, prima l’ha strangolata e poi ha fatto sesso con il cadavere. La vicenda che ha visto vittima suor Maria Antonia Guerra ha sconvolto un intero paese, ma le polemiche sembrano destinate a oltrepassare i confini nazionali.
L’agghiacciante episodio è avvenuto la scorsa settimana in Portogallo, nella cittadina di Sao Joao da Madeira, a circa 25 km di distanza da Oporto. A rivelare tutti i dettagli è anche 20minutos.es. La suora, 61 anni, si era fatta convincere da un 44enne, tossicodipendente e con precedenti per violenza sessuale, sequestro di persona e spaccio di stupefacenti, ad accompagnarlo a casa. Dopo qualche insistenza da parte dell’uomo, suor Maria Antonia si era fatta convincere ad entrare in casa per farsi offrire un caffè come segno di riconoscenza. Non poteva certo sapere cosa l’aspettava né che il suo assassino fosse un uomo assolutamente pericoloso.
L’arrestato, la cui identità non è stata rivelata, era infatti uscito di carcere solo tre mesi fa e, in questo lasso di tempo, aveva tentato di stuprare altre due donne. Per quegli episodi, sull’uomo pendeva un mandato di cattura, che però non era mai stato effettivamente eseguito: le autorità, infatti, dovevano ancora localizzarlo e fermarlo. Inevitabili, quindi, le polemiche, specialmente da parte degli esponenti ecclesiastici. Il vescovo di Oporto, Manuel Linda, ha usato parole durissime: «Il sistema giudiziario ha fallito completamente. Una persona con precedenti penali gravi, che una volta fuori dal carcere ha commesso altri tentativi di stupro, doveva essere sorvegliata. Invece lo Stato ha fallito, e sembra che qualcuno abbia voluto occultare questo delitto, perché evidentemente non interessa a nessuno se la vittima è una persona appartenente alla Chiesa».
Fonte: leggo.it