Uccide la figlia 16enne e il vicino, condannato all’ergastolo

27 Giugno 2025 - 19:56

Uccide la figlia 16enne e il vicino, condannato all’ergastolo

Uccide la figlia 16enne e il vicino a Torremaggiore, condannato all’ergastolo Taulant Malaj

È stato condannato all’ergastolo con isolamento diurno di 1 anno e 6 mesi Taulant Malaj, l’uomo che il 7 maggio 2023 uccise la figlia 16enne e il vicino di casa Massimo De Santis a Torremaggiore. L’ex panettiere aggredì a coltellate anche la moglie, Tefta Malaj, sopravvissuta dopo un lungo ricovero in ospedale.

È stato condannato all’ergastolo con isolamento diurno pari a 1 anno e 6 mesi Taulant Malaj, l’ex panettiere che il 7 maggio del 2023 uccise la figlia 16enne e il vicino di casa Massimo De Santis a Torremaggiore. L’uomo aggredì a coltellate anche la moglie, Tefta Malaj, ferendola gravemente. Per le coltellate alla consorte, l’uomo è accusato di tentato omicidio.

È stata rispettata dunque la richiesta della Procura. In aula era presente l’avvocato della moglie del killer, il legale Roberto De Rossi, e gli avvocati della difesa che per l’uomo avevano invece chiesto il vizio parziale di mente e la derubricazione a lesioni personali per l’omicidio della figlia 16enne, uccisa perché stava cercando di difendere la madre con il suo corpo. Oggi i pubblici ministeri e gli avvocati di parte civile non hanno presentato repliche.

Malaj era convinto che il vicino di casa avesse una relazione con sua moglie e lo aveva aspettato armato di coltello al ritorno dal lavoro. Subito dopo, il 47enne era tornato in casa per aggredire la consorte, uccidendo invece la figlia adolescente che aveva cercato di difenderla. La strage era stata filmata dall’uomo con un cellulare e nei video mostrati in aula, minacciava Tefta Malaj di uccidere anche il figlioletto più piccolo, un bambino di appena 5 anni all’epoca dei fatti.

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Malaj era stato fermato nei pressi della sua abitazione dopo il duplice omicidio. Poco prima dell’arresto, aveva videochiamato il fratello con le mani ancora sporche di sangue, dichiarando di aver ucciso “l’amante di sua moglie”. L’ex panettiere di Torremaggiore aveva iniziato a spiare i familiari tramite alcune telecamere nascoste in casa proprio per “incastrare” la donna in compagnia del vicino. I due avevano solo rapporti di buon vicinato, come confermato anche dai familiari dell’uomo ucciso, e avevano scambiato poche parole sempre in contesti di cordialità formale dovuti alla residenza nello stesso condominio.

Oggi la donna vive in una nuova casa insieme al figlioletto che sta affrontando un percorso di psicoterapia a causa del trauma subito il giorno della mattanza.

fonte: Fanpage.it

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