Truffa alle Poste: dipendente sottrae 40mila euro dal libretto di un’anziana
Ruba 40 mila euro dal libretto postale di un parente. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Pescara hanno concluso il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie.
Tutto per un ammontare complessivo di circa 40.000 euro nei confronti di un ex dipendente di un ufficio postale operante in provincia di Pescara.
La misura cautelare disposta dal gip del Tribunale di Pescara, su richiesta della procura, a conclusione di un’attività investigativa, ha scoperchiato tutta la truffa.
Le indagini hanno consentito di accertare che il dipendente infedele, ora licenziato, tra il 2016 e 2017 si sarebbe appropriato della somma complessiva di 40.000 euro, sottraendola da un libretto postale intestato ad un’anziana parente.
L’ex dipendete per mesi ha fatto prelievi direttamente dalla cassa o tramite sportello bancomat, utilizzando una carta “Postamat” associata al libretto postale del parente.
L’impiegato infedele, abusando della qualità di pubblico ufficiale, ora è deferito alla magistratura. Il reato è di peculato ed è punito con la reclusione fino a 10 anni di carcere.
Generalmente le truffe sono però al contrario, come nei casi de falsi invalidi. Come quando una donna ha percepito indebitamente 700 euro al mese per 7 anni. Per tale ragione, una donna, 66 anni, di Salerno, è indagata per truffa aggravata ai danni dell’INPS.
La Guardia di Finanza, su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo. Il sussidio ammonterebbe a 700 euro mensili.
Fonte: Megapress.online