È stato trovato il corpo di Daniele Papa, il giovane allievo di 23 anni disperso da ieri pomeriggio; da quando l’aereo sul quale stava volando si è inabissato nel Tevere per cause ancora da accertare.
Fino all’ultimo parenti, amici e soccorritori hanno sperato che il giovane, esperto sub e nuotatore; fosse riuscito a trarsi in salvo, trovando magari una bolla d’aria. Oggi, purtroppo, il tragico ritrovamento.
Papa è rimasto incastrato all’interno del velivolo, non è riuscito a sganciare la cintura di sicurezza come invece ha fatto il suo istruttore, Cito Giannandrea.
È stato proprio il trentenne, sotto shock ma non in pericolo di vita, a raccontare che ha provato in tutti i modi ad aiutare il ragazzo. Anche quando l’aereo si era ormai inabissato è sceso due volte sott’acqua per liberarlo dalla cintura di sicurezza.
La nota della Scuola Urbe Aero
“L’aereo che oggi alle ore 15.08 è caduto nel Fiume Tevere a Roma era decollato dall’Aeroporto dell’Urbe alle ore 14.55, e scomparso dopo aver fatto 2 touch and go”, aveva dichiarato in una nota la Scuola Urbe Aero subito dopo l’incidente.
La caduta dell’aereo alle 15.30 nel Tevere
La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio intorno alle 15.30. Daniele stava imparando a volare, e non vedeva l’ora di riprendere le sue lezioni e tornare alla normalità. Ieri si è alzato in volo con il suo istruttore, per poi precipitare solo qualche minuto dopo.
Non è chiaro cosa sia accaduto e come mai il biposto Cessna sia caduto: Giannandrea ha dichiarato che hanno tentato un atterraggio d’emergenza nel fiume Tevere e di essersi messo d’accordo col ragazzo per liberarsi della cintura non appena l’aereo avesse toccato l’acqua.
Lui c’è riuscito, Daniele Papa no. Giannandrea trasportato d’urgenza in ospedale con l’eliambulanza, ha riportato diverse fratture ma non è in pericolo di vita. Fonte: Fanpage.