Monica Cavagnis ha trovato la morte mentre era al lavoro. Una morte atroce: è rimasta strangolata dalla sciarpa che indossava, finita negli ingranaggi di un macchinario tessile che stava controllando. La tragedia è avvenuta nella mattinata di martedì, 26 marzo, a Cazzano Sant’Andrea all’interno del Tappetificio Radici. Monica aveva 50 anni, era di Gazzaniga e lascia il marito e due figli di 23 e 18 anni. La notizia ha scioccato tutti, anche in azienda, dove nessuno ha assistito a quell’incidente drammatico. Quando è stata trovata l’operaia era già priva di coscienza. Un collega, esperto di primo soccorso, ha praticato le prime manovre per la rianimazione a Monica. Poi sono arrivati sul posto l’ambulanza con a bordo il medico e l’equipaggio della Croce Verde di Colzate, ma ogni tentativo di salvarle la vita si è purtroppo rivelato inutile.
Il dolore dei conoscenti
Monica lascia nel dolore anche la mamma e tre fratelli, oltre ai figli e al marito. La sua famiglia aveva abitato per diversi anni a Vertova, poi si è trasferita a Gazzaniga, dove tuttora risiede. Comunità, queste, rimaste sgomente e addolorate dalla notizia della tragica morte della 50enne, che era molto conosciuta.Sabato 30 marzo, in occasione dei funerali dell’operaia, sarà una giornata di lutto per tutta l’azienda di Cazzano Sant’Andrea. È la proposta accettata avanzata da oltre 100 lavoratori che hanno incontrato i sindacati nel corso di un’assemblea nel tappetificio di Cazzano. Sabato, dunque, sarà una giornata di lutto nell’azienda dove lavorava Monica. Inoltre è stata anche già lanciata una raccolta fondi per la famiglia dell’operaia, che verrà sepolta nel cimitero di Nembro.
fonte: caffeina
