Tragedia ad Acerra: Carabiniere si toglie la vita, il commento della criminologa Beneduce: “Necessario un focus sul benessere psicologico nelle forze dell’ordine”

22 Aprile 2025 - 22:18

Tragedia ad Acerra: Carabiniere si toglie la vita, il commento della criminologa Beneduce: “Necessario un focus sul benessere psicologico nelle forze dell’ordine”

Tragedia ad Acerra: Carabiniere si toglie la vita, il commento della criminologa Beneduce: “Necessario un focus sul benessere psicologico nelle forze dell’ordine”

Acerra (NA) – Un’onda di choc e tristezza ha investito le comunità di Acerra e Cervinara (AV) in seguito alla notizia del suicidio del carabiniere quarantenne, originario del comune caudino. L’uomo ha compiuto l’estremo gesto all’interno della caserma di Acerra dove prestava servizio, utilizzando l’arma di ordinanza.

La tragedia, avvenuta nelle prime ore di ieri, ha lasciato attoniti colleghi e familiari, gettando nello sconforto le due comunità. Il militare, padre di due figli, era una figura conosciuta e stimata. Le ragioni che lo hanno spinto a togliersi la vita rimangono al momento ignote, mentre la salma si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Sulla vicenda è intervenuta la criminologa Francesca Beneduceda anni impegnata nella prevenzione dei suicidi tra le forze dell’ordine e dei militari, che ha espresso profondo cordoglio e offerto alcune riflessioni:

“La tragica perdita di questo carabiniere ad Acerra è un evento che ci addolora profondamente e che impone una seria riflessione”, ha dichiarato la dottoressa Beneduce. “In momenti come questi, il dolore per la scomparsa di una vita si intreccia inevitabilmente con l’interrogativo sulle cause che hanno condotto a un gesto così disperato.”

La criminologa ha poi sottolineato l’importanza di riportare in primo piano e con urgenza il tema del benessere psicologico all’interno delle forze dell’ordine: “Ogni suicidio tra le fila di chi è chiamato a tutelarci è una ferita per l’intera società. È fondamentale che le istituzioni preposte pongano al centro delle proprie priorità la

salute mentale dei propri membri. Questo significa non solo offrire un supporto psicologico adeguato e continuativo, ma anche creare un ambiente di lavoro in cui il disagio possa essere espresso e accolto tempestivamente, prima che degeneri in drammi come questo.”

Beneduce ha aggiunto una riflessione sul peso del malessere interiore: “Un atto estremo come questo spesso è la tragica conclusione di uno stato d’animo di profonda prostrazione e dolore sottaciuto. È cruciale che si creino le condizioni affinché chi si trova in condizioni simili, senta di potersi fidare e chiedere

aiuto senza timore di giudizio o ripercussioni sulla propria carriera. Inoltre, è importante considerare che svolgere la professione del tutore della legalità, quale quella del carabiniere, in aree ad altissimo rischio corruttivo espone a stress quotidiani che non sempre sono pienamente compresi. Questa pressione costante può generare un logoramento interiore significativo.”

“Forte della mia esperienza pluriennale nella prevenzione dei suicidi in questo ambito delicato, ribadisco quanto sia necessario un impegno concreto per implementare meccanismi di supporto efficaci, capaci di intercettare e gestire lo stress e le difficoltà che inevitabilmente si presentano nella vita di chi svolge un lavoro delicato e impegnativo come quello del carabiniere. Ripensando anche a nueve mansioni temporanee ed ad una riorganizzazione interna del lavoro”.

In conclusione, la criminologa ha espresso la sua vicinanza alla famiglia, agli amici e ai colleghi del militare scomparso, auspicando che si faccia piena luce sulle dinamiche di questa tragedia per evitare che simili eventi si ripetano in futuro. Le comunità di Acerra e Cervinara attendono ora di poter dare l’ultimo saluto al loro concittadino.