Torturato e massacrato a coltellate, Diego aveva solo 12 anni
Una morte orribile. Atroce, che non può essere descritta se non con un senso di profondo disgusto. Lo hanno trovato morto con i segni di almeno trenta coltellate e di morsi di cane. Diego Ramon, dodici anni, era scomparso da mercoledì scorso città di Santa Fe Recreo, in Argentina. Di lui si erano perse le tracce dopo l’uscita di scuola. I genitori lo aspettavano a casa ma dopo qualche ora di attesa sono iniziate le ricerche. Quanto è stato rinvenuto il corpo di Diego Ramon era completamente nudo, accoltellato trenta volte. Gli hanno tagliato i genitali e lo hanno lasciato lì nel campo.
Secondo quanto riportato dalla polizia, il dodicenne non sarebbe stato ucciso nel luogo del ritrovamento ma portato lì successivamente. La famiglia di Diego Ramon aveva segnalato la sua scomparsa mercoledì pomeriggio scorso. Da allora la polizia locale, i vigili del fuoco e la guardia urbana hanno cominciato a mobilitarsi per trovarlo. Hanno rastrellato tutta la città, sia nel centro che nelle zone rurali circostanti.
Il confronto con vicini, amici, insegnanti e tutta la famiglia non ha consegnato agli agenti nessuna traccia da seguire. Secondo gli esperti, il ragazzo sarebbe stato ucciso tra le 12 e le 24 ore prima del ritrovamento. In Italia gli abusi e i maltrattamenti sui minori rappresentano un fenomeno diffuso e in continua espansione, accentuato dalla fragilità economica e sociale che espone un numero sempre maggiore di nuclei familiari.
Sono quasi 6 milioni, tra bambini e adulti, le persone che nel nostro Paese sono o sono state vittime di maltrattamenti durante l’infanzia. È uno dei dati che emerge dall’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia, uno studio statistico-quantitativo elaborato da Cesvi (un’organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente) e validato da un comitato di esperti, presentato nel giugno 2018, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione #LiberiTutti.
Costruito a partire dall’analisi dei fattori di rischio e dei servizi di ogni regione, l’Indice rappresenta un’indagineapplicata tanto alle potenziali vittime che agli adulti potenzialmente maltrattanti. Evidenziando le forti disparità nel contrasto e nella prevenzione del fenomeno tra il Nord e il Sud del Paese (con le regioni del Sud in fondo alla classifica e la Campania fanalino di coda), la ricerca mette in luce una maggiore incidenza del maltrattamento intra familiare. (Caffeina)