Tortura e uccide il cane in spiaggia: choc tra i bagnanti

6 Luglio 2021 - 8:28

Tortura e uccide il cane in spiaggia: choc tra i bagnanti

A Praia a Mare, in provincia di Cosenza un uomo in evidente stato di alterazione, dopo aver insultato e minacciato i passanti, ha cominciato a

prendersela con il suo cane. Ha trascinato la povera bestia in spiaggia per poi lanciarla ripetutamente in mare, senza dargli la possibilità di

riprendere fiato. In preda ad una furia cieca e ingiustificata ha continuato fino ad uccidere il povero animaletto indifeso. Alla scene hanno assistito

diversi testimoni. Torture inspiegabili e ingiustificabili che hanno portato alla morte del cagnolino. Una scena straziante a cui hanno assistito alcuni

bagnanti che hanno subito lanciato l’allarme. Erano troppo gravi i traumi riportati durante il raptus violento dell’uomo e il povero cane non ce l’ha

fatta. All’arrivo dei carabinieri la bestia era già deceduta. L’uomo è stato bloccato e denunciato per maltrattamenti ccontro animali.

Il comune di Praia a Mare ha deciso di costituirsi parte civile nel processo penale che l’uomo dovrà affrontare “Un fatto sicuramente sconvolgente,

soprattutto per la modalità, ma purtroppo non sorprendente”, ha commentato così alla stampa Piera Rosati, presidente nazionale LNDC

Animal Protection. “Come succede nelle famiglie, la violenza verso gli animali avviene molto spesso per mano di quelli che invece dovrebbero

prendersi cura di loro e amarli”. “La violenza sugli animali è all’ordine del giorno nel nostro Paese e infatti siamo coinvolti in centinaia di processi in

tutta Italia per reati di questo tipo. Apprezzo la dura presa di posizione dell’amministrazinone comunale e il rapido intervento delle forze

dell’ordine, perché spesso questi avvenimenti non sono presi nella giusta considerazione da parte delle autorità. Si tratta invece di reati molto

gravi che andrebbero puniti in maniera aeguata, perché le persone che li compiono rappresentano un pericolo non solo per gli animali ma

per tutta la società. Ovviamente abbiamo sporto anche noi denuncia contro questo vile individuo e ci costituiremo parte civile nel

processo.” “Non stupisce nemmeno che a compiere questo gesto sia stato compiuto da quello che doveva essere il compagno di vita del povero cane.

Come succede nelle famiglie, la violenza verso gli animali avviene molto spesso per mano di quelli che invece dovrebbero prendersi cura di

loro e amarli. Per questo motivo è molto importante fare i dovuti controlli pre e post-affido quando si dà un animale in adozione. A volte i

nostri attivisti vengono tacciati di essere troppo ‘pesanti’ quando fanno domande e chiedono garanzie sul benessere dell’animale da adottare,

ma è proprio per cercare di evitare situazioni come questa. L’adozione deve essere un atto consapevole e responsabile, non uno sfizio

temporaneo. Gli animali non sono oggetti di cui disfarsi quando non si ha più voglia o su cui sfogare le proprie frustrazioni”, conclude Rosati.

Per questo motivo è molto importante fare i dovuti controlli pre e post affido quando si dà un animale in adozione.