Il Senato, con 74 sì e 56 no, ha dato il primo via libera al disegno di legge del ministro Valditara che rivede il sistema di valutazione degli studenti.
Quindi, torna a pesare il voto in condotta e torna il giudizio alle scuole elementari. Il provvedimento, che passa ora alla Camera, pone una stretta sul
voto in condotta, che sarà espresso i decimi e conterà per passare all’anno successivo o essere ammessi all’esame di Stato e introduce sanzioni per chi
aggredisce il personale. Inoltre, durante l’esame in commissione, è stato inserito con un emendamento il ritorno nella scuola elementare dei giudizi
sintetici (insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo). Il Senato ha bocciato in rapida successione gli emendamenti, tra i quali quelli
soppressivi della norma sul giudizio sintetico alle elementari. Una misura che il ministro Valditara difende come “un’operazione di chiarezza
nell’interesse delle famiglie e degli stessi studenti”, spiegando che comunque “i giudizi analitici sul percorso dello studente resteranno”, ma a “questi si
aggiungerà un giudizio finale sintetico”. Una precisazione che non soddisfa le opposizioni. “Corriamo il rischio di una torsione classista”, per il
capogruppo di Avs Peppe De Cristofaro, “la scuola ha il compito di rimuovere le disuguaglianze e dare a tutti, a prescindere dalle condizioni di
partenza, le stesse opportunita’, non aumentarle”. “Si è scelto – è la contestazione della senatrice Pd Cecilia D’Eilia – anche in questo caso di riportare il Paese
e il sistema educativo indietro, senza ascoltare le scuole e valutare l’esperienza fatta”. Per Iv, con Daniela Sbrollini, “se vogliamo realmente contrastare
gli episodi violenti dovremmo agire sulla prevenzione e sugli investimenti”, ma “invece si è scelta la strada punitiva e repressiva”.
Bocciata anche la proposta dell’opposizione sull’introduzione del supporto psicologico nelle scuole. “Si pensa solo alle sanzioni, che
evidentemente intervengono su un fallimento già avvenuto”, protesta la senatrice M5s Elisa Pirro. Per la maggioranza l’obiettivo, dice la relatrice del
provvedimento, la senatrice di Fratelli d’Italia Carmela Bucalo, è “raggiungere l’effettiva maturazione e responsabilizzazione dell’alunno,
ripristinando la cultura del rispetto, e contribuendo ad affermare l’autorevolezza dei docenti e a riportare serenità nelle nostre scuole”. Fonte tgcom24.