Con l’arrivo del mese di luglio scattano anche una serie di scadenze per alcune importanti misure varate dal governo. Non si tratta solo di provvedimenti approvati dall’esecutivo per far fronte all’emergenza coronavirus e contenuti nei decreti degli ultimi mesi, ma anche di norme che avevano ricevuto il via libera con l’ultima legge di Bilancio. Da domani, mercoledì 1° luglio, il tetto al contate scenderà da 3 mila a 2 mila euro, come previsto dal piano cashless del secondo governo di Giuseppe Conte, e allo stesso tempo scatterà anche il credito d’imposta del 30% per l’utilizzo del Pos: un’altra misura dell’esecutivo per favorire i pagamenti tracciabili e contrastare in questo modo l’evasione fiscale. Ma non solo: da domani parte anche il superbonus al 110% previsto dal decreto Rilancio approvato lo scorso maggio contro la crisi economica innescata dalla pandemia. E, sempre dal 1° luglio, via libera anche al bonus vacanze che arriverà fino a 500 euro. Inoltre, per il taglio del cuneo fiscale, da domani gli 80 euro del vecchio bonus Renzi saranno aumentati a 100 euro.
Come anticipato, da mercoledì 1° luglio arriva il via libera al credito d’imposta per chi utilizza il Pos. In altre parole, i costi sostenuti da professionisti, commercianti e artigiani per le transazioni tramite carte di credito e i pagamenti tracciabili saranno trasformati in un bonus fiscale pari al 30% della commissione addebitata per le spese bancarie. Saranno coperti sia i costi fissi che variabili che vengono sostenuti con l’installazione del Pos. Ciò significa che, per accedere all’incentivo, i commercianti saranno obbligati a disporre della macchinetta e ad accettare i pagamenti con la moneta elettronica.I l bonus fiscale è previsto per quei commercianti e professionisti con ricavi e compensi fino a 400 mila euro. Il credito potrà essere utilizzato a partire dal mese successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Per chi decide di non adeguarsi, tuttavia, non sono previste sanzioni. Una decisione che in passato era stata criticata dal Codacons, l’associazione dei consumatori, che aveva sottolineato come di fatto nulla sarebbe cambiato in quanto spetterebbe ancora all’esercente decidere se dotarsi di Pos e accettare o meno i pagamenti tracciabili.
Fonte Fanpage