Terzo settore, De Luca a forum Fondazione Banco di Napoli: urge revisione normativa su massimo ribasso servizi

28 Luglio 2020 - 18:15

Terzo settore, De Luca a forum Fondazione Banco di Napoli: urge revisione normativa su massimo ribasso servizi

“Nel mondo del terzo settore, affrontare problemi vuol dire partire da un’idea di società. Una società che deve rifiutare la disgregazione e pensa sui valori umani, noi lavoriamo su questo”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento all’ultimo appuntamento – prima della pausa estiva – della rassegna “Ritorno al futuro”, promossa dalla Fondazione Banco di Napoli e dall’Associazione Amici della Fondazione. Il forum di oggi,  dedicato al tema “Terzo Settore e politiche di Welfare: inclusione ed economia sociale per la ripresa”, e quindi alle sfide che il sistema dell’economia sociale e dell’offerta di servizi sociali alle persone e alle famiglie dovrà affrontare nel prossimo quinquennio. L’incontro coordinato da Enzo D’Errico, Direttore del Corriere del Mezzogiorno, ha vista la presenza di Rossella Paliotto, Presidente della Fondazione Banco di Napoli, Alfredo Guardiano, Presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Banco di Napoli, Anna Maria Candela, Coordinatore Generale della Fondazione Banco di Napoli, Lucia Fortini, Assessore Regionale all’Istruzione, alle Politiche Giovanili e alle Politiche Sociali, Marco Rossi della Comunità di Sant’Egidio.

“Pensiamo di introdurre – ha detto De Luca – uno standard minimo di civiltà dei servizi alla persona, decidere livelli di servizi essenziali di assistenza da garantire. In più ci sono migliaia di persone che lavorano nel privato sociale e che vanno tutelati: dopo Roma capitale è stato preso un provvedimento demenziale, equiparando i servizi sociali agli appalti pubblici e così i Comuni devono fare gare sui servizi sociali offrendo capitolati al massimo ribasso. Ma come si fa il massimo ribasso nell’assistenza ai disabili, ai tossici, agli ex detenuti? Si fa fornendo pessimi servizi. Quindi ci vuole anche una revisione normativa”.

Al termine dell’incontro il presidente della Fondazione Banco di Napoli Rossella Paliotto ha sottolineato che: “Dobbiamo valorizzare le eccellenze di umanità che in questa emergenza hanno visto la massima espressione. La sfida del futuro è investire sul capitale umano. Come ente intermedio siamo in prima linea per avvicinare il mondo del terzo settore, che per mole di attività e’ ormai il primo settore, con l’obiettivo di fare sempre più rete”.

Ma l’occasione di stamani è stata per il governatore campano, di spaziare su più temi. Dalla scuola fino all’emergenza covid. In merito alla ripresa dell’anno scolastico, previsto per il prossimo 14 settembre, De Luca si è detto “preoccupato”. “La situazione – sottolinea – rischia di essere pericolosa per gli alunni e anche per le famiglie. Non so quello che concretamente metterà in piedi il governo nazionale: ci viene annunciato un programma di screening di massa su base volontaria, io penso che dovrebbe essere obbligatorio almeno per i docenti e per il personale scolastico. Noi ci stiamo preparando come Regione a fare questo lavoro anche in piena autonomia perché – conclude De Luca – vorremmo dare serenità a famiglie, docenti e studenti”.

Secondo De Luca “Nei primi due-tre mesi dell’emergenza, abbiamo visto in Italia per la prima volta un clima di unità nazionale, di consapevolezza dei problemi, di sensibilità comune. C’era forse la paura che ci obbligava a riscoprire i valori fondamentali. Per un momento ho creduto potesse reggere questo clima di solidarietà. E’ bastato che si alleggerisse il problema dell’epidemia per veder crollare sostanzialmente tutto: dopo 3 mesi l’Italia è ritornata ad essere il pollaio di sempre, il Paese della conflittualità permanente, della frantumazione permanente, un Paese nel quale si fa fatica a individuare i problemi rispetto ai quali le bandiere di partito non dovrebbero contare niente”.

“Ci sarà in questo benedetto Paese – ha aggiunto De Luca – una questione alla quale ci rapportiamo non con bandiere partito ma da umani e basta? Siamo veramente in un tempo nel quale la spinta alla dissociazione, alla frantumazione, alla perdita dei valori e della solidarietà è diventata fortissima. Il processo di civilizzazione umana è complesso ma fragile, valori che sembravano acquisiti per sempre nella storia dell’uomo sono in discussione: vediamo riemergere quotidianamente forme di razzismo, di violenza diffusa, di totale desolidarizzazione, forme nuove di solitudine, marginalità delle fasce sociali piu deboli”.

De Luca ribadisce che “dobbiamo ricostruire un sistema di valori di base e riconfermare tutti insieme un’idea di società che rifiuta l’imbarbarimento e la disgregazione. Noi vorremmo muoverci avendo alla base un’idea di società e un’idea di valori umani permanenti e irrinunciabili, questo è quello che penso io e che pensiamo con i miei collaboratori, e continueremo a muoverci sulla base di questi valori e di queste idee”.