Il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe, ha segnalato che, nell’istituto penitenziario di Benevento è avvenuta una rivolta di alcuni
detenuti. Tiziana Gaucci, segretaria del sindacato, spiega che “i detenuti comuni del quarto piano della casa circondariale, per futili motivi, hanno devastato
la rotonda, computer, vetri e tutto quello che hanno trovato”. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, la rivolta, “è stata domata, anche grazie
all’intervento degli agenti in tenuta antisommossa, i detenuti sono stati fatti rientrare nelle loro celle”. Si è venuta a creare una “situazione incandescente,
con una sezione detentiva distrutta e due agenti di polizia penitenziaria feriti dai detenuti armati”. “In Campania, le strutture penitenziarie sono le
peggiori di Italia per sovraffollamento, carenza organici, suicidi e morti per altre cause di detenuti, aggressioni e violenze al personale, rivolte,
traffico di droga, diffusione di telefonini. Lo scorso anno sono state oltre 200 le aggressioni ad agenti negli istituti campani, numero che in questo primo
quadrimestre dell’anno è stato già ampiamente superato con 272 aggressioni di cui 74 solo ad aprile (67 a gennaio, 64 a febbraio, 67 a marzo)”.
“ Il personale è prigioniero di detenuti violenti che continuano a comandare e imporre la propria legge”, attacca il segretario generale del Sindacato
Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo. Secondo le prime ricostruzioni la violenza sarebbe scaturita da una pretesa di un detenuto, che ha minacciato il
personale sanitario, e poi si è sviluppata nei reparti. “Cosa dobbiamo aspettarci ancora? Agguinge dice Di Giacomo – “la vittima fa parte di quel personale che quotidianamente rischia la vita nel proprio lavoro”. Fonte tgcom24.