Otto misure cautelari per pubblici ufficiali accusati di intascare tangenti per favorire candidati di concorsi pubblici. Il provvedimento per accedere al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nella Polizia di Stato, nell’ Arma dei Carabinieri e nella Guardia di Finanza.
Le misure cautelari sono in particolare tre custodie cautelari in carcere, due agli arresti domiciliari, due sospensioni da pubblici uffici o servizi e un obbligo di dimora.
Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio. In particolare sono una cinquantina gli episodi corruttivi contestati.
Uno in servizio e l’altro in quiescenza, ritenuti, per gravità indiziaria, tutti membri di una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di indeterminati delitti di corruzione e di rivelazione di segreti d’ufficio.
I tre, anche grazie alla funzione esercitata dal promotore dell’associazione e al possesso della banca dati dei quiz preselettivi – avevano già programmato di far accedere un numero di candidati non inferiore a 50.