Troppi tamponi sui bambini fanno male. La denuncia parte dal professore Gian Vincenzo Zuccotti, del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche Sacco e direttore della Clinica pediatrica dell’ospedale Buzzi,
che parla dell’effetto che i tamponi provocano sui bambini, anche da un punto di vista psicologico.
Per Zuccotti, quello che si sta vedendo in questo inizio di anno scolastico non lascia presagire nulla di buono, anzi, si sta rischiando di avere delle ripercussioni assolutamente negative sui più piccoli.
Troppi tamponi causano danni ai bambini
Per il direttore della Clinica pediatrica dell’ospedale Buzzi, con i continui tamponi effettuati a scuola, si sta rischiando seriamente di traumatizzare i bambini. Ma non solo. Il professore denuncia un eccessivo ricorso ai tamponi che si sta rivelando dannoso per i piccoli studenti.
“Siamo solo a settembre – ha dichiarato il professore Gian Vincenzo Zuccotti – e ciò a cui stiamo assistendo, lo dico da pediatra, è un abuso di tamponi naso-faringei, tanto che gli otorini stanno già segnalando lesioni in naso e gola. Non possiamo sottoporre i bambini a continui tamponi per far stare tranquilli noi adulti. Li stiamo traumatizzando”.
Zuccotti ha rilasciato queste dichiarazioni nel corso di un’intervista nella quale ha parlato anche dei risultati del progetto sperimentale di Sorveglianza sierologica dell’infezione da Sars-Cov-2 mediante test pungidito eseguito sugli alunni delle scuole di Milano prima dell’inizio delle lezioni.
“Il 3,2% dei giovani che hanno effettuato il test -ha spiegato il pediatra – è risultato positivo agli anticorpi, quindi ha avuto il Covid. Di questi 91 bambini e ragazzi, però, nessuno è risultato ancora positivo al virus, i tamponi hanno avuto esito negativo”.
Bassetti: “Il tampone non è un esame perfetto”
“Non vorrei che passasse il concetto che i tamponi del Genoa sono stati fatti male perché erano negativi domenica e positivi lunedì. Il tampone è tutt’altro che un esame perfetto e lo sanno tutti quelli che lavorano in corsia”. Lo dice Matteo Bassetti, ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Genova e direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, in collegamento con la trasmissione ‘L’Aria che tira’ su La7.
“Anche nel sintomatico abbiamo avuto numerose volte tamponi fatti benissimo che sono risultati negativi -osserva l’infettivologo-. Il tampone è come una polaroid, se oggi è negativo domani potrebbe essere positivo perché la carica virale che ho oggi è più bassa di quella di domani. E’ esattamente quello che è successo nel Genoa: tamponi tutti negativi che dopo 36 ore sono risultati positivi”.
“I tamponi -aggiunge- sono fondamentali, ma bisogna interpretarli. Il tampone negativo non vuol dire liberi tutti”. Secondo Bassetti “i medici devono tornare a visitare i pazienti, ormai siamo arrivati alla medicina per corrispondenza e così non si va da nessuna parte”.
Fonte: Notizie.it