Lo dice con un “se” davanti, ma «se portano in Parlamento dopo quattro mesi di chiacchiere un taglio delle tasse – Iva, Irpef, Imu, Ires – la Lega lo voto in un minuto». Matteo Salvini non dice di no (anche se non ci crede), perché la Lega «è a favore di qualunque taglio di tasse», ma aggiunge – nella trasmissione ad “Aria Pulita su 7 Gold” – «peccato che all’interno della maggioranza stiano litigando perfino sul taglio delle tasse. Ma qualunque cittadino, imprenditore, pensionato o partita Iva ti dice che in un momento di difficoltà bisogna quantomeno rinviare».
Tasse, Salvini favorevole al taglio
Come riporta LaStampa.it, il punto, insomma, è sempre lo stesso: giù le tasse per la ripartenza. Queste l’unica ricetta secondo Salvini convinto che, «gli aiuti europei se va bene arrivano nella seconda metà dell’anno prossimo, come l’ambulanza che se stai male arriva tra sei mesi e il paziente potrebbe già aver salutato questa terra. Gli altri Paesi europei stanno usando fondi loro, perché se dovessero aspettare i fondi dell’Europa campa cavallo. Stiamo andando avanti senza l’Europa». Da qui la domanda: gli altri sono dei geni, dei maghi oppure fanno quello che dovremmo fare noi, cioè emettono Buoni del Tesoro? Questo si può fare oggi senza aspettare i soldi di nessuno».
L’affondo al Governo
Quindi l’affondo sulla tenuta del governo, «ieri sono usciti dai 5 Stelle un deputato e un senatore. Pare che ci siano altri in uscita perché stanno litigando su Mes, giustizia, infrastrutture… Lunedì ero a Genova, c’è un’autostrada che i genovesi aspettano da decenni, la Gronda, già finanziata, ferma da un anno perché anche sulle autostrade Pd e 5 Stelle stanno litigando. Quindi se vanno avanti così, ingessando tutto, prima si vota e meglio è».